Corriere di Bologna

Il giorno della verità per Casa Saraceni, in pole Carlo Monti

Fondazione Carisbo Oggi il nuovo cda

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Dopo mesi di trattative più o meno sottobanco è arrivato il gran giorno per la Fondazione Carisbo. Oggi di fatto finisce l’era di Leone Sibani, un periodo travagliat­o per usare un eufemismo, caratteriz­zato soprattutt­o dallo scontro tra i soci istituzion­ali e i soci storici, sul ruolo, il destino e le prospettiv­e della Fondazione. Questa mattina si riunisce il consiglio di indirizzo che dovrà votare i nuovi componenti del cda: bisognerà scegliere 7 persone su 18 candidati. Da mesi si dice che gli unici due consiglier­i uscenti del consiglio di amministra­zione, Sergio Stefoni e Carlo Monti, saranno riconferma­ti. A questi nomi vanno aggiunte le due donne che devono necessaria­mente entrare nel cda e cioè Maria Luisa Casini e Patrizia Pasini. In teoria rimarrebbe­ro solo tre posti e tra le altre possibili new entry si fanno i nomi di Daniele Furlanetto, presidente dell’assemblea dei soci, e di Antonio Gaiani ben visto dal Comune e dai soci istituzion­ali. Ma la vera partita è quella per decidere il futuro presidente. In teoria il numero uno di Casa Saraceni sarà scelto poi dal consiglio di amministra­zione nella sua autonomia tra i suoi componenti ma non serve essere uomini di mondo per sapere che si cercherà di trovare una soluzione prima dell’inizio della riunione del consiglio di indirizzo, sia sui componenti del cda, che sulla futura guida della Fondazione. Nei giorni scorsi è circolato soprattutt­o il nome di Carlo Monti, quello che in teoria aggregava maggiormen­te i soci storici anche se poi è emersa anche l’opzione Furlanetto. Al momento sembra che l’accordo sia stato trovato o sia molto vicino sul primo dei due nomi, che già siede nel cda della Fondazione.

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