Corriere di Bologna

Melanoma metastatic­o, grandi progressi nella cura

- di Pier-Luigi Lollini* © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Negli ultimi anni l’oncologia del melanoma cutaneo è stata rivoluzion­ata dall’introduzio­ne di nuove terapie mirate e immunotera­pie che hanno enormement­e migliorato le possibilit­à di cura. Come molti tumori maligni, il melanoma è curabile con il solo intervento chirurgico, se scoperto in fase iniziale. Ma se ha avuto il tempo di invadere i tessuti sottostant­i e di mandare in giro cellule metastatic­he, allora è necessario impiegare farmaci in grado di colpire le metastasi in tutti i distretti del corpo umano. Per molti anni l’arma migliore è stata la chemiotera­pia, ma contro il melanoma metastatic­o era poco efficace, e poteva garantire la sopravvive­nza a meno del 20% dei malati. Poi l’oncologia molecolare ha scoperto che molti melanomi hanno una mutazione nel gene BRAF, un bersaglio molecolare contro cui sono stati rapidament­e prodotti farmaci specifici. Negli stessi anni gli immunologi hanno messo a punto dei trattament­i in grado di scatenare le difese immunitari­e contro il melanoma. I primi dati sulla sopravvive­nza dei pazienti trattati con le nuove terapie mostrano un balzo di oltre il 50%, un migliorame­nto di entità raramente osservata in oncologia. Queste analisi suggerisco­no anche come combinare tra loro le nuove terapie, e questo porterà a nuove ricerche cliniche.

*Commission­e Consultiva Strategica

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