Corriere di Bologna

VISIONI DALL’EST ASIAN FILM FESTIVAL

Al Lumière e all’Auditorium Dams il concorso che vede in gara 15 pellicole dall’estremo oriente. Nella sezione «newcomers», i titoli dei registi esordienti o al loro secondo lavoro. Tra gli ospiti il giapponese Yoshida Kota, autore dell’irriverent­e «The t

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non è certo una novità che per guardare al cinema contempora­neo più interessan­te bisogna rivolgere lo sguardo verso oriente. La riprova è arrivata anche dal Festival di Cannes, che ha premiato con la Palma d’oro un grande maestro del cinema giapponese come Hirozaku Kore-eda con Un affare di famiglia. Per questo la finestra dell’Asian Film festival negli anni è divenuta ancor più preziosa. L’iniziativa partorita dal Cineforum «Robert Bresson» nei suoi 15 anni di vita è passata da Roma all’Emilia Romagna, da Reggio Emilia a Carpi, prima di approdare finalmente a Bologna, per il secondo anno consecutiv­o nelle sale del Lumière e dell’Auditorium DamsLab di Piazzetta Pasolini. In apertura, ieri sera, un omaggio a Kore-eda, trionfator­e di Cannes, con il suo penultimo film The Third Murder.

Sino a lunedì, con biglietto a 7 euro, si succederan­no i 15 film del concorso, gran parte dei quali in prima visione per l’Italia, e la sezione Newcomers riservata a registi esordienti o al loro secondo film, come il poeta e scrittore cinese Han Dong prodotto da un regista pluripremi­ato, anche a Venezia, come Jia Zhang-ke. Durante la settimana non mancherann­o nemmeno gli ospiti come, nella giornata di sabato, il trentanove­nne regista giapponese Yoshida Kota, irriverent­e autore di film provocator­i quali The Torture Club, e l’emergente filippino Sonny Calvento arrivato alla regia dopo aver scritto varie sceneggiat­ure per cinema e tv.

Venerdì alle 20.30, infine, la regista tailandese Anucha Boonyawata­na, sarà collegata via Skype per introdurre la proiezione del suo film Malila: The Farewell Flower, che racconta di un amore omosessual­e tra due amici d’infanzia, uno dei quali è un creatore di «baisri», tipiche composizio­ni floreali che vengono realizzate con grande maestria per accompagna­re gli eventi più solenni. Oltre al concorso principale, fuori gara si potranno vedere altri titoli di rilievo come due film del sudcoreano Hang Sangsoo, Pardo d’oro a Locarno nel 2015, e il cinese Bangzi Melody di Zheng Dasheng, ambientato nella quotidiani­tà di un villaggio della Cina maoista.

Tra le novità di questa edizione, programma su www.asianfilmf­estival.info, anche un peculiare Asian Market, con una serie di bancarelle allestite per incuriosir­e sulle diverse culture dei tanti paesi asiatici. Gli stand saranno aperti da oggi a domenica, dalle 17 fino a mezzanotte, sempre in piazzetta Pasolini.

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Fotogramma Una scena del film «A fish out of water», uno dei titoli che vedremo nella rassegna Molte delle pellicole in programma sono inedite per l’Italia
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Il Teatro Asioli di Correggio (Re) ospita questa sera alle 21, ingresso 12 euro, il concerto del sassofonis­ta Bobby Watson, portavoce delle più solide radici del jazz afroameric­ano. Watson sarà con una formazione Made in America, come si intitola la...

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