Frankenstein? Fu ispirato da Aldini
Alla Modo, il libro di Balli che racconta questa tesi
Duecento anni fa veniva pubblicato il romanzo Frankenstein, opera dell’allora diciannovenne Mary Shelley, innescato da una sfida letteraria sul lago di Ginevra dove la scrittrice si trovava con il marito, Percy Bysshe Shelley, e Lord Byron.
Lo scienziato creatore del mostro, Victor Frankenstein, un Prometeo moderno come recitava il sottotitolo, era probabilmente ispirato a uno scienziato bolognese vissuto a cavallo tra ‘700 e ‘800, Giovanni Aldini, nipote del più noto Luigi Galvani, che aveva studiato gli effetti sull’elettricità sulle rane. Anche Aldini, amico del padre della Shelley, che lo aveva quindi conosciuto da bambina, continuò a stimolare sistemi nervosi ma di animali di dimensioni maggiori come pecore e maiali, prima di tentare degli esperimenti su cadaveri umani. Il legame viene rievocato da un libro, Frankenstein, or the 8 Bit Prometheus, scritto in inglese per Chili Com Carne Editions dal dj bolognese Riccardo Balli, fondatore dell’etichetta Sonic Belligeranza e in passato autore di saggi come Apocalypso Disco. Dopo aver prodotto un bel numero di versioni a 8 bit di famose canzoni pop e cover di brani heavymetal e di musica classica, Balli ha pensato di estendere l’estetica della micro-musica alla letteratura, remixando a modo suo il classico di Mary Shelley. Nelle 140 pagine, con foto e illustrazioni, che verranno presentate oggi alle 19 da Modo Infoshop, in via Mascarella 24/b. Balli è convinto che in fondo il mito di Frankenstein continui a vivere ancora oggi nell’epoca del web 2.0, nuovo abito di quell’applicazione della tecnologia che portò alla creazione del protagonista del romanzo. Attraverso l’espediente di una sorta di seduta con lo spirito di Aldini, viene rievocata la trama del Frankenstein di Mary Shelley, seguendo i mille rivoli in cui il personaggio, portato al cinema più di 70 volte, è stato incanalato negli anni, tra videogiochi, web e culture pop contemporanee. La presentazione più canonica sarà perciò seguita da una sorta di rievocazione a bassa risoluzione, con vecchie tecnologie come Commodore 64 e Game Boy, della figura di Aldini. Una performance che è anche un radiodramma in 17 puntate che per tutto quest’anno di celebrazioni va in scena un mercoledì al mese nei sotterranei di Galleriapiù, in via del Porto, in diretta su www.ohcristo.com, webradio della galleria.