Corriere di Bologna

Le Cucine popolari diventano quattro

Nel centro culturale Villa Paradiso in via Emilia Levante

- di M. Ferraro

La quarta Cucina popolare di Bologna aprirà in autunno nel centro culturale Vila Paradiso di via Emilia, quartiere Savena. Il progetto di riqualific­azione della Villa è stato presentato ieri in un’assemblea pubblica con associazio­ni e cittadini. «È il rilancio di un centro dove si fa comunità— dice Roberto Morgantini, l’ideatore di “Cucine polari”— c’era una grande attesa, un’attesa vera: la cucina non esiste ancora, ma già una decina di persone si è proposta per dare una mano». L’obiettivo che Morgantini si era dato tre anni fa era di aprirne una per quartiere. Nell’estate del 2015 fu inaugurata la prima Cucina popolare al Navile, poi nel 2017 a San Donato e a Porto. E dopo Savena, già si pensa a Santo Stefano e Reno. «Avremmo voluto aprire prima, ma stavolta bisogna prima mettere in piedi la cucina». I lavori di realizzazi­one del locale saranno a cura del Comune, ma CiviBo, la onlus che si occupa delle mense solidali, sta già pensando a una campagna per coprire le spese di mantenimen­to della struttura. «Lanceremo una raccolta fondi, un vero e proprio appello alla città — spiega Morgantini — con la speranza che chi ha di più, dia di più». Già oggi le tre Cucine popolari operative si occupano di servire pasti a oltre 250 persone al giorno, quattro giorni a settimana: sono circa 3.000 pasti al mese, che comportano anche costi di gestione e di utenze. «La nuova struttura di Villa Paradiso, nei nostri piani, dovrà servire pasti almeno tre giorni a settimana, colazioni comprese», come già sperimenta­to nel centro di via Battiferro, al Navile, da inizio maggio. «Così come è stato per le altre esperienze già avviate, vorremmo che il quartiere sentisse la Cucina popolare come qualcosa di proprio, un luogo aperto dove ritrovarsi».

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