Franco Basaglia, il convegno
Quarant’anni fa Franco Basaglia rompeva le mura dei manicomi, orribili luoghi di sofferenza, propiziando l’approvazione della legge 180. Il lavoro era iniziato molto prima, da Gorizia, poi si era sviluppato a Colorno, a Trieste e altrove. Anche il teatro fu implicato in quella rivoluzione culturale: alcuni studenti del Dams di Bologna ricordano ancora la partecipazione all’esperienza di Marco Cavallo a Trieste, nei primi mesi del 1973, il meraviglioso laboratorio di liberazione e creatività guidato da Giuliano Scabia. Sarà proprio Scabia ad aprire un convegno che intende fare il punto sul teatro che opera con i pazienti psichiatrici in regione e in Italia, in relazione con i Dipartimenti di salute mentale, narrando come il cavallo azzurro sia diventato il simbolo dell’apertura dei manicomi e della cura della malattia mentale. Il convegno, promosso da molti soggetti pubblici e da Arte e Salute onlus, si svolgerà all’Arena dal Sole domani dalle 8.30. Prevede vari interventi istituzionali, di studiosi, di registi, attori, psichiatri impegnati in un’attività ormai continua e ramificata. La giornata sarà aperta dagli assessori Mezzetti e Venturi. Dopo Scabia i rappresentanti dei Dipartimenti, di istituzioni, di gruppi di familiari dei pazienti o di volontari sulla necessità di fare rete. E poi Michele Trimarchi, Cristina Valenti, Gianni Manzella.Il pomeriggio, coordinato dallo storico del teatro Massimo Marino, si aprirà alle 14 con un intervento di Alessandro Bergonzoni.