Il Bologna tifa Donadoni per tagliare i costi
Ha rifiutato il Cagliari, se trova squadra il club risparmia. Spinelli: «Gruppo mediocre, lui non ha colpe»
Dopo la separazione, il Bologna fa il tifo per Roberto Donadoni con la speranza di risparmiare il più possibile di quei 4,2 miliardi lordi che gli deve da contratto, ma per il momento non può fare festa, anche se forse tra lunedì e mercoledì ci aveva creduto. Precisamente quando il presidente del Cagliari Giulini ha cercato di nuovo di sondare il terreno con l’ex cittì azzurro ma ancora una volta si è dovuto arrendere. Ancora una volta sì, perché Donadoni aveva voltato le spalle alle sirene provenienti dalla Sardegna anche due anni e mezzo fa, prima che il tecnico bergamasco accettasse la corte di Joey Saputo. Domanda: Donadoni risponderebbe sì o no all’Udinese nel caso in cui i Pozzo gli andassero sotto? Probabilmente un salto a Udine lo farebbe per incontrare la famiglia che governa l’Udinese, ma solo di fronte a un programma ambizioso Donadoni accetterebbe quell’incarico, dopo essere rimasto scottato a Bologna e non volendo più rischiare di dover vivere nella facciata destra della classifica. Va detto che fin qua i Pozzo hanno evidenziato di avere altri allenatori nella testa. In pratica almeno a oggi non si intravedono in Italia panchine occupabili da Donadoni, solo a giochi avviati potrebbero aprirsi spiragli per lui, che tra l’altro non sembra aver alcuna fretta di sistemarsi — avendo appunto un contratto valido fino al 2019 con il Bologna — e che ora come ora sarebbe pronto a fare questo passo solo di fronte a una proposta allettante proveniente dall’estero. Come sappiamo, la settimana passata Donadoni ha rifiutato la buona uscita, il che significa che il Bologna gli dovrà versare l’intero stipendio fino a quando non troverà una nuova squadra. Caso mai ieri ai capi rossoblù saranno fischiate le orecchie, essendo stati tirati in ballo pesantemente dal presidente del Livorno Aldo Spinelli nel corso del programma «Maracanà» a Rmc Sport. Tema della conversazione Roberto Donadoni e il suo esonero a Bologna. «Sono in debito con lui, stiamo parlando di un grande allenatore e di una grande persona. Al primo posto libero io metterei proprio Donadoni, che merita di allenare una serie A importante. Se poi a Bologna con una squadra mediocre pretendevano di più cosa poteva farci Roberto, io ho visto tante partite del Bologna e se qualcuno non è rimasto contento del suo lavoro vuol dire che a guidare quella società ci sono persone che non capiscono niente di calcio». Saranno contenti Fenucci e i suoi più stretti collaboratori di questi pensieri espressi da Spinelli, che alcuni anni fa a Joey Saputo avrebbe voluto vendere il Livorno.