«Pianofortissimo», note di ensemble e assoli
La rassegna nel cortile dell’Archiginnasio dal 20 giugno. Canino e Ballista tra i nomi
Dopo 5 anni di concerti per pianoforte solo, il festival Pianofortissimo, nel cartellone di Bologna Estate «Be here», si apre anche ad altre formule. Come già nel concerto inaugurale del 20 giugno prossimo, affidato a un nuovo ensemble formato dalla ventinovenne violinista Francesca Dego, già interprete dei Capricci di Paganini al Festival Santo Stefano del 2012, cui si unirà la pianista Maria Perrotta e l’inglese Martin Owen, primo corno della Bbc Symphony Orchestra di Londra. I tre eseguiranno un programma speciale che offrirà le due opere più importanti per la formazione di trio per violino, corno e pianoforte. Al celebre Trio in mi bemolle maggiore op. 40 di Johannes Brahms verrà accostato il raro Trio per la stessa formazione dell’ungherese Gyo¨rgy Ligeti, composto nel 1982 proprio come omaggio a Brahms. A completare il programma anche la prima Sonata per violino e pianoforte di Robert Schumann e il suggestivo Appel Interstellaire per corno solo di Olivier Messiaen.
Il festival proposto da Inedita ancora una volta porterà i talenti pianistici nella cornice del cortile dell’Archiginnasio, con ingresso a 15 euro e prevendite da martedì presso Bologna Welcome. Seguendo quest’anno il filo conduttore dell’amicizia, sottolinea Flavia Ciacci Arone Di Bertolino, suggellato, conferma il direttore artistico Alberto Spano, dal festeggiamento dei sessant’anni di attività del duo formato dal napoletano Bruno Canino e dal milanese Antonio Ballista, che il 2 luglio eseguiranno a quattro mani il programma «Notre amitié est invariable», a base di Schubert, Liszt, Wagner, Dvorak e Brahms. Nel resto del programma figurano il ritorno a Bologna dopo 16 anni del francese Michel Dalberto, interprete schubertiano che proporrà un omaggio a Debussy nel centenario della scomparsa del compositore, e il debutto, il 26 giugno, del ventunenne turco Can Cakmur, vincitore nel 2017 del Concorso pianistico di Glasgow e nel suo Paese noto anche come scrittore e narratore. Altro debutto assoluto sarà quello del ventiquattrenne russo Arseny Tarasevich-Nikolaev, nipote della pianista Tatiana Nikolaeva, mentre la chiusura del 5 luglio toccherà al pesarese Matthew Lee, pseudonimo di Matteo Orizi. Il performer, pianista e cantante, che ha studiato al conservatorio di Pesaro ed è innamorato del rock’n’roll, ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri del genere, a cominciare dal mitico Jerry Lee Lewis. Nella serata bolognese alternerà classici italiani e americani con alcuni brani del tutto inediti.