Più sezioni primavera Il Comune mette 2,7 milioni a patto che calino le rette
L’obiettivo è abbattere (con i privati) le liste d’attesa dei nidi
I gestori delle sezioni Primavera, le sezioni di nido aggregate alle scuole dell’infanzia, avranno più risorse dal Comune, a patto che taglino le tariffe per le famiglie almeno del 30%. È la novità decisa nell’ultima riunione di giunta di Palazzo d’Accursio, una delle misure messe in campo per garantire una maggiore equità nell’accesso ai servizi 0-3 anni, in cui rientrano anche la riduzione delle tariffe dei nidi comunali e il nuovo sistema di convenzioni con i nidi privati accreditati deliberati nei mesi scorsi.
Le risorse per questa ulteriore manovra di equità, spiega Palazzo d’Accursio, fanno parte di quelle stanziate dal piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni del Miur. «Il Comune di Bologna — si spiega nella nota dell’amministrazione — per la prima annualità del piano risulta destinatario di circa 2,7 milioni di euro che, sulla base delle priorità individuate negli atti di programmazione della Regione, possono essere destinate anche a ridurre le liste di attesa e a facilitare le condizioni economiche di accesso delle famiglie». Questo dopo che già da alcuni anni il Comune ha attivato con le sezioni Primavera (che accolgono bambini nella fascia 24-36 mesi) un sistema di convenzioni, con l’obiettivo di «sostenere, qualificare, ampliare l’offerta di opportunità per i bambini e le famiglie, anche rispondendo a modelli e scelte educative diversificate rispetto al modello tradizionale dei nidi d’infanzia».
Insomma, il Comune prova
Ogni classe avrebbe 600 euro in più a bimbo ma le tariffe devono calare del 30%
ad ampliare ulteriormente la disponibilità di posti in nidi e scuole dell’infanzia, versando maggiori risorse alle strutture convenzionate che si prenderanno l’impegno di tenere calmierate le proprie tariffe. Iniziativa che, probabilmente, farà di nuovo storcere il naso al Comitato Scuola e Costituzione che da anni si batte perché le risorse pubbliche non vengano dirottate sui privati convenzionati.
Ma di fatto in quest’ultima delibera ad essere aumentate sono proprio le risorse che andranno a queste strutture, seppur con la «finalità specifica — dichiara il Comune — di rendere più eque le condizioni economiche di accesso al servizio».
Quindi, per arrivare alle risorse messe in campo, a ciascuna sezione Primavera, oltre al contributo di 1.200 euro all’anno a bambino, saranno assegnati 600 euro in più per ogni bambino iscritto, se la struttura farà sconti alle famiglie. «Queste risorse in più — precisa Palazzo d’Accursio — potranno essere utilizzate esclusivamente per attribuire sconti tariffari non inferiori al 30% della tariffa massima, in relazione alla condizione economica della famiglia stessa».