Corriere di Bologna

Più sezioni primavera Il Comune mette 2,7 milioni a patto che calino le rette

L’obiettivo è abbattere (con i privati) le liste d’attesa dei nidi

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I gestori delle sezioni Primavera, le sezioni di nido aggregate alle scuole dell’infanzia, avranno più risorse dal Comune, a patto che taglino le tariffe per le famiglie almeno del 30%. È la novità decisa nell’ultima riunione di giunta di Palazzo d’Accursio, una delle misure messe in campo per garantire una maggiore equità nell’accesso ai servizi 0-3 anni, in cui rientrano anche la riduzione delle tariffe dei nidi comunali e il nuovo sistema di convenzion­i con i nidi privati accreditat­i deliberati nei mesi scorsi.

Le risorse per questa ulteriore manovra di equità, spiega Palazzo d’Accursio, fanno parte di quelle stanziate dal piano di azione nazionale pluriennal­e per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni del Miur. «Il Comune di Bologna — si spiega nella nota dell’amministra­zione — per la prima annualità del piano risulta destinatar­io di circa 2,7 milioni di euro che, sulla base delle priorità individuat­e negli atti di programmaz­ione della Regione, possono essere destinate anche a ridurre le liste di attesa e a facilitare le condizioni economiche di accesso delle famiglie». Questo dopo che già da alcuni anni il Comune ha attivato con le sezioni Primavera (che accolgono bambini nella fascia 24-36 mesi) un sistema di convenzion­i, con l’obiettivo di «sostenere, qualificar­e, ampliare l’offerta di opportunit­à per i bambini e le famiglie, anche rispondend­o a modelli e scelte educative diversific­ate rispetto al modello tradiziona­le dei nidi d’infanzia».

Insomma, il Comune prova

Ogni classe avrebbe 600 euro in più a bimbo ma le tariffe devono calare del 30%

ad ampliare ulteriorme­nte la disponibil­ità di posti in nidi e scuole dell’infanzia, versando maggiori risorse alle strutture convenzion­ate che si prenderann­o l’impegno di tenere calmierate le proprie tariffe. Iniziativa che, probabilme­nte, farà di nuovo storcere il naso al Comitato Scuola e Costituzio­ne che da anni si batte perché le risorse pubbliche non vengano dirottate sui privati convenzion­ati.

Ma di fatto in quest’ultima delibera ad essere aumentate sono proprio le risorse che andranno a queste strutture, seppur con la «finalità specifica — dichiara il Comune — di rendere più eque le condizioni economiche di accesso al servizio».

Quindi, per arrivare alle risorse messe in campo, a ciascuna sezione Primavera, oltre al contributo di 1.200 euro all’anno a bambino, saranno assegnati 600 euro in più per ogni bambino iscritto, se la struttura farà sconti alle famiglie. «Queste risorse in più — precisa Palazzo d’Accursio — potranno essere utilizzate esclusivam­ente per attribuire sconti tariffari non inferiori al 30% della tariffa massima, in relazione alla condizione economica della famiglia stessa».

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Incentivi Le famiglie che vogliono iscrivere i figli in una sezione Primavera (per bambini fra i 24 e i 36 mesi) nei nidi convenzion­ati, potranno avere tariffe calmierate almeno del 30% in base al proprio reddito

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