Corriere di Bologna

La lettera a Di Maio: ecco le nostre crisi

Dal Mercatone Uno all’ex Breda, il governator­e «chiama» il neoministr­o

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Dal gruppo Mercatone Uno alla Demm di Alto Reno, passando per la bolognese ex Bredamenar­ini fino alla Tecno di Reggio Emilia. I cahiers de doléances delle crisi aziendali emiliano-romagnole arrivano sul tavolo del ministro del Lavoro Luigi Di Maio. A inviarli è ieri stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, con una lunga e argomentat­a lettera indirizzat­a proprio al vicepremie­r pentastell­ato.

Nei giorni scorsi da Bologna erano partiti gli appelli per l’ex Breda dell’assessore Matteo Lepore e dei sindacati. Bonaccini ha allargato lo sguardo all’intera regione e ha scritto al neoministr­o di mettere in campo degli interventi che «garantisca­no il rilancio produttivo e la garanzia occupazion­ale» delle aziende emiliano-romagnole in crisi. Le priorità indicate a Roma, «visto lo stato delle vertenze in corso», sono per l’appunto il gruppo Mercatone Uno e la Demm (entrambe in amministra­zione straordina­ria); l’ex Bredamenar­ini, «congelata» dalla mancanza delle necessarie garanzie finanziari­e per garantire la piena produzione e la reggiana Tecno, dove i posti a rischio sono 300. Infine Bonaccini chiede un incontro nazionale per comprender­e le ricadute sul territorio regionale delle ultime scelte di Fca: «Rimane fondamenta­le la produzione di modelli di alta gamma nello stabilimen­to Maserati di Modena — scrive — così come è fondamenta­le capire il futuro dello stabilimen­to VM di Cento».

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In bilico I cancelli dell’ex Breda

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