Corriere di Bologna

Basket City nel pantano degli allenatori

Dopo la rinuncia a Trinchieri, la Virtus chiama Banchi. Tanti nomi, Dalla Salda e Martelli riflettono Poz verso l’addio, l’idea nuova per la Fortitudo è Lamma. Per la A ci saranno tre posti-promozione

- Daniele Labanti @DLabanti

Una panchina e mezzo da occupare, praticamen­te due perché la voglia della Fortitudo di ripartire andando oltre Gianmarco Pozzecco non è un segreto per nessuno, e zero nomi davvero vicini a firmare. Basket City sa che dagli allenatori si comincia per costruire e vincere, ma l’attesa sarà lunga. E per qualcuno lo è già stata troppo, in Virtus. Potendo giocare d’anticipo, sfruttando un obiettivo individuat­o da tempo, in queste ore il club s’aspettava di sventolare firme e annunci. Nulla di fatto. E la Effe, fresca della disastrosa — più nei modi, che nell’esito — uscita in semifinale cerca di dare una risposta immediata alla necessità di riprovarci sapendo che l’anno prossimo le promozioni saranno tre e fallire ancora aprirebbe processi ben più virulenti. Eppure, ancora molta nebbia separa Alessandro Dalla Salda e Christian Pavani dal nome dei nuovi allenatori. Orfana di Andrea Trinchieri, che aveva tempi biblici non assorbibil­i dall’agenda della Virtus, chi pronostica­va un immediato piano B è rimasto deluso. Questo è il tempo di nuove riflession­i, aperte anche dall’improvviso approdo sul mercato di Luca Banchi in uscita dal Bamberg. È un calibro che corrispond­e all’identikit steso dal club: profilo internazio­nale e vincente, full time e quindi senza impegni con le nazionali. Aggiungiam­o: sta nel gruppo dei papabili ben noti (l’evaporato Trinchieri, e gli ancora possibili Sale Djordjevic e Sergio Scariolo che mollerà la panchina della Spagna a Txus Vidorreta) e soddisfa la fame della piazza, già piccata dal fatto che Trinchieri non si sia subito tuffato a firmare in via dell’Arcoveggio. Accontenta­re tutti sarà difficile: con la proprietà ricca di Massimo Zanetti e quella V sul petto, una fetta di tifoseria ragiona come ai tempi della Kinder vincitutto ma lo scenario è molto cambiato. L’offerta bianconera, per quanto buona, non è la più allettante del mazzo. Si capirà, da questa scelta, anche l’equilibrio dei poteri nella società dove regnano i buoni propositi ma dove pure ogni consiglier­e ha le sue idee e i suoi favoriti. Staccato, per ora, c’è pure Maurizio Buscaglia di Trento: impegnato in finale scudetto, possibile che quando finirà la Virtus ancora non abbia un coach. Lui, come altri nomi a sorpresa, non sono da escludere. Sulla Fortitudo, invece, sembra salire la candidatur­a di Davide Lamma che ha sufficient­e fortitudin­ità per piacere e nell’anno di gavetta a Mantova ha maturato l’esperienza del debutto in panchina. Dire che costruire in un ambiente umorale come quello biancoblù è complicato è tautologic­o, chi lo conosce forse sa districars­i meglio. Certo, sa anche lui di non essere un big come lo fu Matteo Boniciolli o lo sarebbero Max Menetti e Alessandro Ramagli. Se basterà dipenderà anche dalla prova di Marco Carraretto, chiamato a costruire una squadra più solida, allenabile ed efficace. Per ora, insomma, Basket City è nel pantano.

 ??  ?? In panchina In alto Luca Banchi, liberato dal Bamberg in Germania Sotto Davide Lamma durante il match di Mantova al PalaDozza contro la Fortitudo
In panchina In alto Luca Banchi, liberato dal Bamberg in Germania Sotto Davide Lamma durante il match di Mantova al PalaDozza contro la Fortitudo
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