Il muto, le note Pillole di Cinema Ritrovato
Cine-concerti domani e lunedì in Sala Gorki e al Dom: corti muti musicati dal vivo da giovani ensemble e da Daniele Furlati
Il bianco e nero a volte si interrompe per innescare altre emozioni, scorre anche un antico Tamigi, un’altrettanto antica Bologna. E torna, immortale, Charlot. Il cinema silenzioso ha la sua musica, e saranno dei giovani a interpretarla. In attesa del Cinema Ritrovato la Cineteca propone due serate di proiezioni di film muti, in luoghi inattesi, musicati dal vivo da giovani musicisti selezionati qualche mese fa da un bando, cui hanno partecipato 89 candidati da tutta Italia.
La stessa sequenza di titoli verrà proposta in due cineconcerti: domani alle 20.30 alla Sala Centofiori di via Gorki, 16 e lunedì, sempre alle 20.30 alla Cupola Dom del Pilastro in via Panzini 1/1. La periferia traina il centro storico: è da due luoghi di cultura, sperimentazione e partecipazione incastonanti in quartieri periferici, che parte il primo assaggio per uno dei festival più attesi e internazionali di tutta l’estate. Ad aprire ogni serata, dopo l’introduzione del direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli sarà Les bords de la Tamise d’Oxford à Windsor, veduta del Tamigi realizzata nel 1914, e accompagnata dal musicista Agostino Raimo.
Seguiranno il Chaplin di Kid Auto Races at Venice con le musiche di Daniele Bonacina eseguite dal Dedalus Quintet, composto da Bonacina (clarinetto), Elizabeth Reolidad Felipe (viola), Andrea Marchi (chitarra classica), Samuele Carrara (batteria), Nicola Carrara (contrabbasso); Il diavolo zoppo di Luigi Maggi (1909), accompagnato dal Trio Orguerino, composto da Alessandro Garino (fender rhodes, diamonica, rumori, voce), Federico Gueci (contrabbasso, voce), Filippo Orefice (sax tenore, clarinetto, voce). Torna la veduta del Tamigi, questa volta con il duo di Andrea Grossi (contrabbasso) e Caterina Biagiarelli (flauto). Scorreranno anche immagini della Bologna monumentale di inizio Novecento già utilizzate come preludio di alcune proiezioni in piazza Maggiore. Il corto è dell’anno 1912 e, per accompagnarlo è stata scelta una pagina di Mario Quaggiotto. Questi gli esecutori, membri del Quartetto Blanc Noir: Mario Quaggiotto (direttore), Nicolò Grassi (primo violino), Cecilia Maria Ceroni (secondo violino) Elizabeth Reolid Felipe (viola), Michele Russo (violoncello). In chiusura, un ospite speciale, un maestro delle musiche per il cinema muto, Daniele Furlati, che accompagnerà al pianoforte Charlot usuraio (comica del 1916) e La nuova cameriera è troppo bella (cortometraggio italiano del 1912).
Qualche mese fa la Cineteca aveva lanciato un bando dedicato a musicisti under 35, per offrire un nuovo tappeto sonoro ad alcuni film muti, a partire dalla prima comica di Charlie Chaplin, del 1914, quella spiazzante Kid auto races at Venice dove fa il suo esordio il malinconico vagabondo Charlot. La trama, di soli 7 minuti, è molto semplice ma già lascia trasparire il genio del personaggio: durante una gara automobilistica per bambini a Venice (Los Angeles) Charlot interviene con le sue buffe e «inconsapevoli» incursioni.
Curioso è anche il breve film italiano, anno 1912, La nuova cameriera è troppo bella, in cui la giovane cameriera infastidita dai corteggiamenti architetta un piano, insieme alla sua padrona di casa, per placare il desiderio dei suoi spasimanti. Charlot usuraio, di 25 minuti, è invece l’ultima chicca, dove compare per la prima volta, a fianco di Chaplin, Henry Bergman