Corriere di Bologna

Un mini T day per Lo Stato Sociale Centro chiuso e piazza blindata

La band si prepara per il concertone del 12 giugno: lo potranno vedere in 12.500. T days eccezional­i I piccoli del coro dell’Antoniano sul palco. E la nuova dirigente dei Beni culturali: «Li vedrò volentieri»

- Corneo

E finalmente Lo Stato Sociale conquista in piazza Maggiore: martedì è il grande giorno della band bolognese arrivata seconda a Sanremo. La potranno vedere da vicino in 12.500. T days eccezional­i dalle 19 di martedì all’1 del 13 giugno. Misure di sicurezza. E una sorpresa possibile dalla nuova soprintend­ente: «Se sarò a Bologna, ci andrò volentieri».

Che sarà una festa non c’è ombra di dubbio. Bastava essere ieri alla presentazi­one del maxi concerto di martedì in piazza Maggiore per capire cosa combinerà Lo Stato Sociale davanti a più di 12 mila persone che non attendono altro da quando la band — un po’ irriverent­e, quanto impegnata — ha conquistat­o il secondo posto a Sanremo. «Chi siete voi?». «Lo Stato Sociale». «Come vi permettete di suonare in piazza Maggiore?». «Assessore, ci hai invitato tu». Il botta e risposta, ieri a Palazzo d’Accursio, tra i musicisti e l’assessore alla Cultura Matteo Lepore, lascia presagire una serata, il 12 giugno, che un segno sull’estate 2018 lo lascerà sicurament­e. In sottofondo, a fare ormai colore nel siparietto, lo scontro tra Comune e Soprintend­enza delle settimane scorse in cui il dirigente dei Beni culturali Andrea Capelli si era detto contrario al concerto della band nella piazza-simbolo della città, perché la band nemmeno la conosceva. Adesso che lo scontro è acqua passata ed è arrivata la nuova soprintend­ente Cristina Ambrosini, è lei, raggiunta al telefono, che spiazza tutti e dice: «Se sarò a Bologna martedì, andrò sicurament­e a vederli, li ho anche seguiti a Sanremo». C’è aria nuova, quindi, sotto le Due Torri. E lo dimostra il fatto che il Comune per questo evento ha sborsato 70.000 euro dei 650.00 totali spesi da Palazzo d’Accursio (compresi i 200.000 euro da sponsor e partner) per l’intero cartellone estivo. Alla band andranno 25 mila euro, all’Estragon, che ha gestito l’organizzaz­ione, 44.500 euro. Ma sono altri i numeri che interesser­anno i bolognesi, a partire da quante persone potranno accedere alla piazza per vedere il concerto: al massimo 12.500 che potranno provare a entrare nell’area delimitata dagli uomini della sicurezza già dalle 18.30. I T days speciali voluti dal Comune dalle 19 aiuterà le «manovre» di avviciname­nto dei fan. Un contaperso­ne dirà quando sarà raggiunto il limite. Il concerto inizierà alle 21 e andrà avanti fino alle 23.30, perché poi Lo Stato Sociale andrà al Cavaticcio per il dj-set voluto per l’inaugurazi­one della statua dedicata a Freak Antoni. Per il leader degli Skiantos ci sarà un omaggio della band dal palco. Ma a fianco dei musicisti ci sarà (ancora) il piccolo coro dell’Antoniano, ormai compagno fedele, fin da Sanremo, del collettivo musicale di«Una vita in vacanza». «Sarà un concerto molto bello, molto sentito, dedicato a tutti i soprintend­enti del mondo. Vogliamo diventare il gruppo del cuore del soprintend­ente», scherza Lodo Guenzi, uno dei fondatori della band. Che poi, quando c’è da fare sul serio, cambia registro. Lanceranno un messaggio politico come a Sanremo con gli operai licenziati dalla Fiat di Pomigliano? Forse sì, per ora è top secret. «Là sopra ci arroghiamo la responsabi­lità e il dovere di portare certe istanze. A volte fare i buffoni è un modo per parlare a più persone», dice Bebo. «È la piazza dove siamo cresciuti e dove abbiamo fatto casino. Sarà una festa per tutti».

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Sul bus Delirio in centro qualche settimana fa, mentre Lo Stato Sociale girava un video su un bus scoperto

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