Corriere di Bologna

QUIGNARD IL LIBRO E LA VIOLA

La psicanalis­ta, saggista e traduttric­e Angela Peduto presenta oggi il romanzo del celebre scrittore francese «Tutte le mattine del mondo», da cui Alain Corneau ha tratto l’omonimo film con Gérard Depardieu. Dopo la presentazi­one Rosita Ippolito eseguirà

- Alessandro Taverna © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Anche le cose inanimate hanno la loro musica. Prestate orecchio all’acqua del rubinetto che gocciola nel secchio mezzo pieno». Potesse essere una frase presa in prestito da John Cage se non fosse una citazione letterale da un album di musiche raccolte tra il 1860 e il 1860 da un reverendo americano che aveva annotato tutti i canti degli uccelli ascoltati nel suo giardino. L’album di musiche di Simeon Pease Cheney fu rifiutato da tutti gli editori e se vide la luce fu solo per volontà della figlia, dopo la morte del padre. A sfogliare quest’opera vertiginos­a — in bruciante anticipo su tante speculazio­ni care alle avanguardi­e del ventesimo secolosono stati fino ad oggi in pochissimi. A parte Antonin Dvorak — che scopri l’opera durante il soggiorno americano di qualche canto d’uccello trascritto da Cheney se ne servì per dare forma al suo dodicesimo quartetto d’archi - ecco Pascal Quignard, raffinatis­simo ed umbratile letterato francese. Più che un saggista o un romanziere, Quignard è sempre stato un compositor­e di opere dove la scrittura si alimenta di finzioni e di erudizione per toccare argomenti come la musica, il sesso, la filosofia, il linguaggio. Il libro ispirato al compositor­e americano si intitola Dans ce jardin qu’on aimait — appena uscito in Francia da Grasset — richiama in causa un altro libro, dedicato ad un altro musicista – stavolta del Seicentoug­ualmente rimasto nell’ombra. Quel romanzo Tous les matins du monde (Tutte le mattine del mondo) pubblicato nel 1991 da Gallimard rese celebre il nome di Quignard che collaborò in prima persona al film con lo stesso titolo girato da Alain Corneau — dove l’allievo del misterioso Monsieur de Sainte-Colombe era interpreta­to da Gerard Depardieu e le musiche erano affidate a Jordi Savall, grande maestro della musica antica. Piacevole accorgersi che in Italia torni a circolare Tutte le mattine del mondo, grazie ad un’agguerrita casa editrice – Analogon – che ha addirittur­a deciso di consacrare una collana intera ai libri di Quignard. Ancor più piacevole scoprire che la prima presentazi­one del volume sia in programma a Bologna oggi – ore 18 - alla Libreria Musicale Ut Orpheus, con la presenza della traduttric­e Angela Peduto. L’accompagna­mento musicale è affidato a Rosita Ippolito, alla viola da gamba: lo strumento suonato dal misterioso maestro di Marais di cui Quignard ha reso un impagabile ritratto dove le ombre contano quanto la luce e le ellissi nel racconto caricano di un significat­o perfino gli spazi lasciati in bianco...

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Il film Una scena tratta dal film di Alain Corneau «Tutte le mattine del mondo»

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