Agricoltura, il boom degli under 35
Nel 2017 gli imprenditori agricoli di questa fascia sono cresciuti ancora del 2,8%: ecco perché
Altro che braccia rubate all’agricoltura. Nel 2017, anno dei record per l’intero comparto lungo la via Emilia, spicca infatti un dato su tutti: le imprese guidate dagli under 35 sono aumentate del 2,8% rispetto all’anno precedente, passando da 2.288 a 2.351.
A sottolinearlo è la venticinquesima edizione del «Rapporto sul sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna», la più completa e aggiornata fotografia del settore, frutto della collaborazione tra viale Aldo Moro e Unioncamere regionale.
Per il terzo anno consecutivo, il comparto agricolo fa registrare una crescita del valore della produzione che, superando quota 4,8 miliardi (+6,6%), ha segnato un nuovo record. Ma i segnali positivi arrivano anche dall’occupazione nei campi che sfiora le 80.000 unità (+5%, superiore alla media nazionale) sia sotto la spinta della componente femminile (+12,6%) che del lavoro dipendente (+8%). Bene inoltre industria alimentare (+2,9% nel fatturato), export agroalimentare (+5,1%, con le vendite oltreconfine che a fine anno hanno superato i 6,2 miliardi di euro), e biologico (+13% la superficie complessiva e +10% le aziende).
Quanto al ritorno alla terra dei giovani, il dato del 2017 conferma il trend positivo degli ultimi anni, coi picchi registrati nel 2015: +3,6% a livello regionale e +9,3%, secondo l’Osservatorio agroalimentare della Camera di Commercio di Bologna, solo nell’area metropolitana.
Coldiretti Emilia-Romagna, infine, fa notare con ottimismo un altro aspetto che riguarda il settore a livello regionale: il taglio dell’88% del deficit agroalimentare, che dal 2011 al 2017 è sceso da 1.161 milioni a 134 milioni di euro. Hanno contribuito a questo risultato frutta fresca (490 milioni euro esportati), prodotti lattiero-caseari (790 milioni), pasta (730 milioni) e vino (320 milioni).