Il Marconi cede sul rumore dei voli «Un piano per valutarne l’impatto»
L’ad ha aperto al monitoraggio dopo le prescrizioni sul masterplan dello scalo
Un piano per monitorare gli effetti del rumore acustico del Marconi sui residenti delle zone più sottoposte ai voli degli aerei. È questa la novità più rilevante contenuta nelle sei pagine con le quali l’amministratore delegato dell’aeroporto, Nazareno Ventola, ha risposto pochi giorni fa alle prescrizioni contenute nella procedura di verifica ad assoggettabilità a Via che lo scalo sta affrontando per avere il via libera al masterplan 20162030, che ridisegnerà l’hub bolognese per il futuro in modo da affrontare il grande sviluppo vissuto negli ultimi anni.
Il carteggio tra AdB (la vecchia Sab) e gli enti coinvolti nell’iter va avanti da alcuni mesi, con deduzioni e controdeduzioni prodotte con buon ritmo. L’ultimo aggiornamento è datato 31 maggio e consiste in un documento indirizzato al Ministero dell’Ambiente, al Comune di Bologna e quello di Calderara, alla Regione, all’Enac e all’Arpae in modo da aggiornarli sullo stato dei lavori per ottemperare alla richieste precedentemente avanzate. Tra queste veniva chiaramente indicata la necessità di «svolgere specifiche campagne di rilievi fonometrici con cadenza e modalità da concordare nell’ambito del gruppo tecnico sul rumore prodotto dall’attività aeroportuale» e veniva anticipata l’ipotesi che «qualora le indagini dovessero confermare un peggioramento della criticità dovranno essere individuate — in sinergia tra Enac e Enav — ulteriori strategie di mitigazione acustica».
Alla prescrizione Ventola replica che il 22 maggio «si è tenuto il primo incontro tecnico per lo sviluppo del piano di monitoraggio acustico dei ricettori, un gruppo di lavoro composto dal gestore aeroportuale, Arpae, Bologna e Calderara, ed è rivolto appunto a identificare la metodologia di indagine». In particolar modo con tre punti di attenzione: identificare i ricettori oggetto della misurazione ambientale; determinare il periodo in cui svolgere le campagne di rilevamento e infine scegliere una metodologia di studio. Palazzo d’Accursio tornerà domani ad occuparsi dell’inquinamento acustico del Marconi con una commissione sul tema, prosecuzione di quella di metà maggio.
Tra le prescrizioni vengono sottolineate anche le disposizioni da adottare per il territorio di Calderara e la necessità nel masterplan di riqualificare la viabilità aeroportuale. Come intervento di mitigazione, inoltre, viene indicata la necessità di spostare il traffico aereo che insiste sul quartiere Navile all’area industriale Bargellino: prevedendo però la realizzazione di barriere.