Le diverse campane e gli ospedali della vita
Un paziente entra in ambulatorio dopo aver girato diversi ospedali, per sentire un’altra campana. Chi dice di operare subito, altri che aspetterebbero. Penso ai format televisivi tipo 4 ristoranti e 4 hotel. Gli ospedali sono sempre più aziende che vendono il prodotto salute, il più importante, e tuttavia si vuole star bene per mangiare e viaggiare e si vuole mangiare e viaggiare per stare bene. Il paziente non entra (cosciente) in sala operatoria così come il cliente non entra in cucina. Giudica il prodotto da quello che vede. L’ambulatorio, il saperci fare, la scelta di esami, l’onorario, l’attesa, vale a dire location, servizio, menù e conto. Chi si appresta a una disciplina, più precisamente a un servizio, deve sapere che la forma è sostanza. C’è un preciso galateo che riveste la conoscenza profonda di un mestiere e non fa sconti. Neanche il padreterno in persona potrebbe dir messa in calzoni corti e canottiera. La formula “4 …” ben si presta ad una versione sanitaria. Nelle puntate più riuscite emergono servi veri capaci di equanimità e senso autocritico, umiltà ed empatia. Sanno denudarsi e mettersi in gioco quando una maschera parla più del volto vero. Sanno immedesimarsi con onestà passando dall’altra parte, quando il massimo dell’onestà è sembrare ciò che si è. Quando apriamo quella porta a borghesi e barbieri è perché la campana suona per noi.