Corriere di Bologna

La Virtus a sorpresa sceglie Sacripanti

Dopo il no di Trinchieri, l’ex coach di Avellino vince la volata con il ct serbo Djordjevic La Segafredo aspetta l’insediamen­to di Martelli e si mette in moto sul mercato in entrata

- di L. Aquino. E. Schiavina

Alla fine a trionfare è stato il «dark horse». Dal mazzo degli allenatori accostati alla Virtus esce quello che era stato meno pubblicizz­ato: Pino Sacripanti. Il 48enne di Cantù è il nuovo tecnico bianconero, ha firmato un contratto biennale a chiusura dell’esperienza di tre anni ad Avellino e venerdì sarà presentato all’Arcoveggio. Negli ultimi giorni, la lista dei pretendent­i alla panchina della Segafredo si era ridotta a lui e Aleksandar Djordjevic. La scelta è ricaduta sull’italiano, che ha sposato a scatola chiusa e con grande entusiasmo il progetto bianconero. Per il no a Djordjevic, che aveva un range economico ben più alto dei 250 mila euro complessiv­i per due anni a cui ha firmato Sacripanti, ha giocato un ruolo importante anche il doppio ruolo di Ct della Serbia che lo avrebbe impegnato durante le finestre per le Nazionali.

Dopo il «no» di Andrea Trinchieri era cominciata la caccia all’alternativ­a. La Virtus era convinta di poter chiudere con l’ex Bamberg e quindi aveva fatto raffreddar­e le altre piste, recuperate quando il piano A è fallito. Luca Banchi non ha riscaldato più di tanto i cuori, Sergio Scariolo forse non è mai stato realmente in gara avendo mire di Acb o Nba, per Maurizio Buscaglia è stato forse ritenuto troppo rischioso il salto nel buio alla prima esperienza fuori da Trento. Djordjevic era sempre stato considerat­o la prima alternativ­a a Trinchieri, mentre la candidatur­a di Sacripanti è montata forte nel weekend.

Il suo è l’identikit di un tecnico esperto — allena in A dal 2000 fra Cantù (due volte), Pesaro, Casera e Avellino — che ha già assaggiato i palcosceni­ci europei e dal 2006 al 2016 ha allenato la nazionale italiana Under 20 vincendo un oro (2013), un argento (2011) e un bronzo (2007).

Inchiostra­to l’allenatore, è stato inserito l’ultimo tassello nella triade dalla quale riparte la Virtus: l’ad Alessandro Dalla Salda, il ds Marco Martelli, che verrà annunciato appena terminerà la finale di A2 con Casale Monferrato, e appunto Sacripanti. Ora si può cominciare a lavorare sulla squadra, che sarà formata da sei giocatori italiani e sei stranieri.

Si riparte dai tre sotto contratto — Pietro Aradori, Filippo Baldi Rossi e Alessandro Pajola — col primo obiettivo di completare la colonia italiana con altri due o tre innesti. Poi si andrà sul fronte straniero, americano o europeo, che ovviamente propone una scelta molto più ampia. Si cercano sicurament­e un paio di giocatori di esperienza e personalit­à, che possano essere anche i leader vocali dello spogliatoi­o. Un identikit che rispecchia quello di Maarten Leunen, un fedelissim­o di Sacripanti che lo ha avuto negli ultimi tre anni ad Avellino e un anno a Cantù. Piace molto anche Hrvoje Peric, in uscita da Venezia. Altri nomi sono stati accostati al club nei giorni scorsi, ma è probabile che fino al momento in cui coach e ds faranno il punto la V si muova sotto traccia. Intanto è ufficiale anche la firma di Alessandro Ramagli come nuovo tecnico di Pistoia.

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