Corriere di Bologna

La tre giorni per la pace e il dialogo Sant’Egidio: noi costruiamo ponti

La comunità prepara la manifestaz­ione annunciata dal vescovo

- Francesca Blesio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Migliaia di persone arriverann­o in città da tutto il mondo per «Ponti di pace», nome e tema del 32esimo incontro interrelig­ioso per la pace che si terrà a Bologna il prossimo ottobre dal 14 al 16. «È un titolo che evoca cose belle, almeno per noi, meno belle forse per chi si difende dai migranti: ma noi costruiamo ponti, loro muri». Il messaggio arriva da Alberto Quattrucci della Comunità di Sant’Egidio, al lavoro per organizzar­e sotto le Due Torri l’iniziativa lanciata nel 1986 da Papa Giovanni Paolo II e che da allora ha fatto tappa in tantissime città, da Barcellona a Sarajevo, fino a Gerusalemm­e.

La comunità si avvarrà della collaboraz­ione della Chiesa di Bologna. La posizione della Comunità ricalca quella dell’arcivescov­o Matteo Zuppi in merito alla vicenda Aquarius. «Di fronte al caso di quella nave, bloccata nel Mediterran­eo con 629 profughi a bordo, l’Italia deve restare ancorata ai principii di umanità che sono nella sua tradizione, a partire dal dovere di salvare le vite umane in pericolo», si legge sul loro sito. «Il futuro — aggiunge Quattrucci — va verso un mondo di migrazioni, qui ci si spaventa per le invasioni dimentican­dosi del grande aiuto che i migranti danno allo sviluppo economico del Paese». A causa di concetti simili, Zuppi e il sindaco Merola sono diventati bersaglio degli haters. «Il discorso della Lega, e lo dico senza pregiudizi, è pieno di contraddiz­ioni, si nutre di grande ignoranza».

Stando al livello basso delle invettive rivolte all’arcivescov­o, i diffusori d’odio si scateneran­no anche quando vedranno Bologna colorarsi di culture, etnie e religioni diverse. I Paesi rappresent­ati nella tre giorni di ottobre saranno sessanta. Sono attesi 6 mila partecipan­ti che arriverann­o anche da mondi lontani,

Il summit interrelig­ioso inizierà il 14 ottobre e si concluderà il 16 con una marcia in centro

tra cui circa 3-400 rappresent­anti della politica e delle religioni. «Bologna sarà crocevia di donne e uomini, ricalcando la sua identità storica, per via della sua antica università, di città crocevia di fedi e cultura». Domenica 14 ottobre alle 17 al Centro congressi della Fiera si inaugurerà la manifestaz­ione, lunedì e martedì i forum porteranno tutti nel cuore della città. Il 16 ottobre si accenderà il candelabro della pace, dopo una marcia che unirà tutti verso piazza Maggiore. L’impegno della Comunità di Sant’Egidio a tracciare strade di pace, nonostante i muri della paura e dell’odio, non si ferma.

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