Caos giovanili, così è nato un disastro
Un tracollo che lo stesso Joey Saputo non ha gradito, come può retrocedere in A2 a livello di Primavera una società che da tre anni fa del progetto tecnico legato ai giovani il suo cavallo di battaglia. No, non esiste, anche alla luce del fatto che faticosamente la squadra di Paolo Magnani aveva conquistato l’A1 dopo una mezza vita. Ora, dare tutta la colpa a Troise al quale la Primavera era stata affidata nel giugno scorso sarebbe sbagliato, ma di sicuro resta incomprensibile questa scelta. E non può essere relativa al fatto che Troise guadagna tre volte di più, se non addirittura quattro, rispetto a Magnani, invitato di conseguenza a guidare l’Under 17. Troise allenatore della Primavera lo avrebbe voluto il consigliere Luca Bergamini, ma è chiaro che Claudio Fenucci che del Bologna è il capo azienda questa decisione deve averla accettata (chissà se condividendola fino in fondo). In pratica Riccardo Bigon e Marco Di Vaio ne hanno preso atto per cause di forza maggiore, mentre il responsabile del settore giovanile Daniele Corazza ha eseguito l’ordine proveniente dall’alto. Come è andata a finire tutti lo sapete, nel finale del campionato la Primavera qualche sussulto lo ha avuto, ma alla fine dei giochi è accaduto quello che mai sarebbe dovuto accadere, e cioè la caduta in A2. Se ora alla Primavera tornerà Magnani? No, resterà Troise, legato al Bologna fino al giugno 2019. (c. ben.)