Corriere di Bologna

Le botteghe contro il Conad in pieno centro

Le botteghe con gli urbanisti contrari al nuovo Conad a pochi passi dalla Cattedrale

- Giordano

Dopo gli urbanisti, anche i commercian­ti del centro si schierano contro il nuovo supermerca­to Conad a pochi passi dalla cattedrale di San Pietro. «Resistiamo, ma con le liberalizz­azioni non ci sono alternativ­e — dicono i negozianti — e siamo pessimisti anche sugli strumenti in mano all’amministra­zione».

Non ci sono solo urbanisti e architetti, schierati contro l’apertura di un punto vendita Conad in via Indipenden­za all’interno dell’ex Monte di Pietà, a pochi passi dalla cattedrale di San Pietro. Anche i commercian­ti del centro si dicono allarmati per il nuovo tassello della «città del cibo», con l’esplosione di aperture di negozi della grande distribuzi­one e di attività di ristorazio­ne.

Dai banchi del Quadrilate­ro e del Mercato delle Erbe, i negozianti allargano le braccia di fronte «a un mercato che con le liberalizz­azioni non offre altre alternativ­e, siamo pessimisti anche sugli strumenti in mano all’amministra­zione per dare dei limiti». Conad, con il nuovo punto vendita, lancerebbe il guanto di sfida alla Coop, l’altro colosso della cooperazio­ne già presente in zona con il Mercato di Mezzo: il progetto prevede un’area dedicata alla vendita dei prodotti di eccellenza dell’enogastron­omia, ma anche i tavoli per la ristorazio­ne. «Spero che i turisti che da qualche anno stanno riempiendo la città — dice Cosimo Nigro, a capo del Consorzio del Mercato delle Erbe — preferisca­no le botteghe storiche rispetto a supermerca­ti tutti uguali. Sappiamo come vanno le cose, è difficile mettere un freno a come funziona il mercato oggi. Guardiamo con preoccupaz­ione a questi fenomeni, ma possiamo fare poco, possiamo resistere e lo stiamo facendo bene con il recente restyling della nostra struttura. Con la ristruttur­azione (e una virata verso la ristorazio­ne, ndr) abbiamo ripopolato il mercato e adesso abbiamo pochissimi banchi vuoti».

«Resistere» è la parola più usata da Nerio Nanni, presidente dell’associazio­ne dei commercian­ti del Quadrilate­ro, che nutre poche speranze nei confronti degli strumenti legislativ­i da utilizzare per frenare la moria del commercio

Sfida tra Coop

La mossa di Conad è di fatto un guanto di sfida al Mercato di Mezzo della Coop

tradiziona­le. «Un tempo questi tipi di servizi venivano contingent­ati, con più controllo sulle licenze. Adesso — spiega — è difficile tornare indietro od opporsi a questi grandi operatori che stanno monopolizz­ando il commercio nei suoi vari settori. Dispiace, ma per quanto ci riguarda possiamo solo impegnarci a non mollare».

A testimonia­re la grande metamorfos­i in atto sono i dati della Camera di Commercio. Innanzitut­to quelli sulla presenza della grande distribuzi­one, passata in città dai 269 punti vendita del 2013 ai 320 del 2016 (ultimo dato disponibil­e). Ad avere avuto lo slancio principale sono stati i supermerca­ti (da 165 a 190) e i minimercat­i di vicinato (da 48 a 63), gli iper sono invece passati da 6 a 8. In quanto alla superficie di vendita totale c’è stato invece un passaggio da 360.000 a 412.000 metri quadrati. Guardando l’anagrafica, tra attività nate e morte, stando ai numeri di Palazzo della Mercanzia il marzo 2018 ha evidenziat­o 22.018 imprese registrate, segnando una perdita di 278 attività rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,25%), la peggior performanc­e tra tutti i settori. A soffrire soprattutt­o il commercio all’ingrosso (-118, e quindi -1,2%), quello al dettaglio (-1,5%, con 158 unità in meno).

 ?? Riconversi­one ?? Nell’ex Monte di Pietà, a pochi passi da San Pietro, Conad aprirà un punto vendita dedicato alle eccellenze alimentari e alla ristorazio­ne
Riconversi­one Nell’ex Monte di Pietà, a pochi passi da San Pietro, Conad aprirà un punto vendita dedicato alle eccellenze alimentari e alla ristorazio­ne

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