Pippo: «Lavoro e non vendo fumo vi conquisteremo sul campo» Il fratello Simone: «Felice per lui»
«Sono il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andare via. Non vendo fumo, prometto che faremo il massimo. Il modulo? Mi adatto io ai miei giocatori Emozionante sfidare mio fratello: non so come faremo»
Inzaghi inizia la sua avventura al Bologna: «Prometto impegno e lavoro, non vendo fumo. Dovremo riconquistare i tifosi sul campo. Il modulo? Mi adatto ai giocatori». Gli auguri del fratello: «»
” Sarri o Allegri? Scelgo Inzaghi, inutile dire che vorrei dominare il gioco se poi perdo le partite Guardate l’Atletico, c’è Griezmann che rincorre tutti, forse non sono belli da vedere ma vincono Questa rosa può dare di più
Filippo Inzaghi al centro, come il centravanti di un ipotetico tridente, supportato ai lati dall’ad Fenucci e dal ds Bigon: così ieri al Dall’Ara si è presentato il nuovo allenatore rossoblù. Sembrava di vedere il Superpippo affamato di gol sul campo, mentre Fenucci e Bigon gli lasciavano il proscenio. «Pippo viene qui a giocarsi una chance importante — lo ha introdotto l’ad del Bologna — ci attende una serie A più competitiva. L’ambizione c’è, siamo alla partenza di un nuovo ciclo e ci vorrà tempo. Il mercato? Tutto ciò che incasseremo verrà reinvestito».
La benedizione di Saputo
«Con il Venezia ho dato tutto fino all’ultimo, col Bologna in due ore abbiamo trovato l’accordo: ho sentito Saputo al telefono e mi sembrava di conoscerlo da una vita». Da Joey a Joe, Tacopina. La benedizione a Pippo l’ha data proprio l’avvocato americano: «Era contento che venissi qui, sa cosa può dare Bologna. Saputo mi ha messo serenità, scherzando ma non troppo gli ho detto che magari in qualche anno andremo in Europa League, perché questo vogliamo fare. Nel tempo, ovvio: non vendo fumo, ma il Bologna è ambizioso o non sarei venuto. Per ritrovare la A sono sceso in Lega Pro: ora non me la faccio togliere da nessuno».
Il talismano Dall’Ara
Nel suo primo vero giorno bolognese c’è anche spazio per l’amarcord: «Da giocatore ci siamo cercati, potevo venire qui quando sono andato via da Parma ma vinsi la classifica marcatori all’Atalanta. Mi è sempre piaciuto giocare al Dall’Ara e sono stato un avversario temibile: ora voglio rendere orgogliosa Bologna».
Fire and desire
Per farlo, l’ex tecnico del Venezia tira fuori tutto il fire and desire che Saputo voleva, dando un messaggio a tutto l’ambiente: «L’unica cosa che non mi manca è il fuoco. Se mi avessero fatto dieci anni di contratto avrei firmato». Il lavoro è la sua stella polare, tanto che quasi dovrà forzarsi per fare 15 giorni di ferie: mentre lo dice, papà e la fidanzata Angela in platea sorridono. «Ci fosse una camera a Casteldebole dormirei lì, voglio lo capiscano anche i giocatori: per guadagnarsi Bologna e una struttura come quella bisogna lavorare duro. A Venezia arrivavo alle 9 del mattino e andavo via alle 9 di sera insieme al mio staff, che ha il veleno dentro. Qui sarà lo stesso, voglio essere un esempio per tutti».
Pippo e il fratello
Il fratello Simone invece è alla Lazio e prima della loro sfida ci sarà da ridere: «Ci sentiamo otto volte al giorno e parliamo di tattica. Non so come faremo prima della partita: vorrei che fosse la prima di campionato. Discutiamo sempre di palle inattive e di schemi, quella settimana proverà di sicuro a fregarmi».
Il Bologna di domani
«Non penso che il mio sistema di gioco faccia vincere, cerco di trovare quello che fa rendere al meglio i giocatori come il 3-5-2 a Venezia. Questo Bologna può giocare 3-5-2, 4-3-3 ma anche 3-4-3 avendo esterni forti: dopo 1520 giorni di ritiro cercherò un sistema di riferimento, cambiare troppo non mi piace e
questa squadra ha bisogno di certezze». Si parla tanto di Destro, che Inzaghi ha già avuto al Milan. «Ci incontreremo e parleremo. La nostra porta non è chiusa per nessuno, ma chi vuol stare qui deve guadagnarsi il posto ogni giorno».
Sarrista, Allegrista, Inzaghista
Pippo è Sarrista o Allegrista? «Sono Inzaghista. Vorrei far giocare la squadra nella metà campo altrui ma se poi perdo le partite…Mi piace l’Atletico Madrid, con Griezmann che corre dietro a tutti: non bello da vedere, ma vince. Questa rosa è buona, chiaramente ha reso meno delle aspettative o non sarei qui: il club e la tifoseria per fare bene ci sono, i giocatori cercheremo di farli rendere al massimo. Bologna è una cosa stupenda».