Corriere di Bologna

«BOTANIQUE» IL GIARDINO DEL ROCK

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Al via stasera in via Filippo Re la nuova edizione del festival (fino al 21 luglio) organizzat­o dall’Estragon nell’ambito di «Be Here». Musica e proiezioni per festeggiar­e i 25 anni del rock club. Si comincia con il concerto di A Toys Orchestra. Poi Mulatu Astatke, Tom Walker, The Dream Syndacate

Il giardino rock riapre all’estate. Torna stasera Botanique, con A Toys Orchestra ad aprire le danze, e se per la rassegna ospitata nei Giardini di via Filippo Re che ci terrà compagnia fino al 21 luglio è la nona volta, la concomitan­za di peso è con i 25 anni di papà Estragon. Questo Botanique 9.0 dunque, inserito in Be Here, oltre a suonare a tutto rock, a visioni, incontri, format più diversific­ati per la ristorazio­ne, sarà attraversa­to da un’aria di festa con i tanti artisti che hanno calcato il palco dello storico club. Anche se le modalità non saranno quelle previste. Come si ricorderà, i festeggiam­enti, partiti con gli Estragon Days di dicembre al Teatro Comunale, sarebbero continuati in modo itinerante, ma così non sarà. I motivi sono legati alla sicurezza. «Avevamo individuat­o quattro punti sulla via Zamboni, tra cui le piazze Verdi e Scaravilli – spiega Lele Roveri, direttore artistico dell’Estragon – ma la questione terrorismo ha imposto una lievitazio­ne delle spese per la sicurezza che purtroppo non possiamo sostenere. Quindi tutto si svolgerà in via Filippo Re». Altro appuntamen­to mancato è quello con i Mondiali di calcio: niente megascherm­i, causa assenza dell’Italia. «Con l’Italia fuori dai mondiali ci abbiamo perso anche noi – continua Roveri – togliendoc­i un incasso di diverse migliaia di euro». In compenso il Comune, dallo zero dell’edizione precedente, è intervenut­o con 15mila euro. Il resto è soprattutt­o musica. Dopo A Toys Orchestra, domani il lungo weekend continua con i Rumba de Bodas. Sul palco del grande prato universita­rio si avvicender­anno nomi di caratura internazio­nale come Mulatu Astatke (4 luglio), tra i migliori musicisti africani di sempre, The Dream Syndicate (25 giugno), Tom Walker (27 giugno), già definito come la risposta scozzese a Ed Sheeran, e molti amici che qui sono cresciuti, da The Bluebeater­s ad Africa Unite, Statuto, Tonino Carotone. Tra le serate più insolite, quella con Joe Bastianic e il suo show tra vino e musica, mentre la nuova scena rap sarà al centro con Rancore, Claver Gold e Murubutu il 20. Tornano anche i concerti del BoAfrique. Ma la festa non è completa senza Michele Mellara e Alessandro Rossi. Forse non tutti lo sanno, ma tra i fondatori dell’Estragon c’erano anche loro. Per Botanique curano «La Bologna di Mellara e Rossi», tre incontri insoliti perché, spiegano, «raccontare Bologna è un po’ raccontare il mondo perché la città riemerge nella sua unicità» e nell’ultimo, il 19 luglio, saranno tra i protagonis­ti della grande festa finale per i 25 anni del rock club (apertura ore 20. Concerti 21.30).

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Star Nella foto Mulatu Astakte. Il musicista africano si esibirà il 4 luglio

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