Obiettivo Abass Le V nere attive sul fronte italiano
Awudu Abass. È questo il nome sul quale il mercato della Virtus prova a mettersi in moto. Terminata la finale scudetto, ora che i palloni sono definitivamente fermi e soprattutto all’Arcoveggio è stata ultimata la ricerca dell’allenatore, si può cominciare a fare sul serio. Senza però aspettarsi fuochi d’artificio immediati, perché quello bianconero sarà un mercato di pazienza, in particolare sul fronte degli stranieri. Ci potranno essere lunghe settimane di apparente immobilismo, ma in realtà non sarà così. Come detto dall’ad Dalla Salda alla presentazione di Sacripanti, il budget non sarà da Eurolega ma sarà interessante per rendere la Virtus competitiva per il campionato italiano.
La pazienza si deve a questo: adesso si muoveranno le squadre di Eurolega o le «piccole» che andranno a caccia di rookie o scommesse con poco budget. La Segafredo, con le sue ambizioni, si trova paradossalmente in quella fascia di giocatori «borderline» con il livello di Eurolega, nella quale si potrebbe attendere chi spara alto in questo momento per poi rivedere le proprie aspettative fra un mese. Per questo motivo è il mercato italiano quello su cui inizial- mente si concentreranno le idee bianconere. E su questo piano Abass è l’obiettivo numero uno. Sacripanti lo conosce benissimo per averlo lanciato a Cantù e sa quanto un giocatore con quelle caratteristiche possa essere d’aiuto. Ala atletica, d’impatto difensivo e con buon tiro da tre, Abass ha trovato poco spazio in questi due anni a Milano (4,9 punti di media in 15,6 minuti) e non disdegnerebbe di cambiare aria. Ha ancora un anno di contratto ma con l’arrivo di Della Valle la sua uscita non è improbabile.
Per Sacripanti è fondamentale il ruolo del play ed è in questa posizione che la Virtus potrebbe operare il massimo investimento. Deve essere un giocatore esperto, leader, capace di prendere le decisioni giuste sotto pressione e di reggere il doppio impegno settimanale. Ragland e Mike Green sono due profili che interessano, così come quello di Peric, in un altro ruolo, proprio perché corrispondono a questi identikit.
I bianconeri partono da tre giocatori sotto contratto, bisognerà vedere se rimarranno tutti (Pajola piace a Pistoia) e quali saranno le loro valutazioni tecniche. Baldi Rossi ad esempio: lo si considera un 4 come faceva Ramagli oppure un 5? L’opzione Pascolo (Trento favorita) dipende anche da questo. Sacripanti è inoltre abituato ad avere due cinque, uno di stazza e post basso e l’altro più atletico. Fesenko e Jalen Reynolds sono due suggestioni, ma se l’investimento forte verrà operato in regia bisognerà guardare altrove.