Corriere di Bologna

Obiettivo Abass Le V nere attive sul fronte italiano

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Awudu Abass. È questo il nome sul quale il mercato della Virtus prova a mettersi in moto. Terminata la finale scudetto, ora che i palloni sono definitiva­mente fermi e soprattutt­o all’Arcoveggio è stata ultimata la ricerca dell’allenatore, si può cominciare a fare sul serio. Senza però aspettarsi fuochi d’artificio immediati, perché quello bianconero sarà un mercato di pazienza, in particolar­e sul fronte degli stranieri. Ci potranno essere lunghe settimane di apparente immobilism­o, ma in realtà non sarà così. Come detto dall’ad Dalla Salda alla presentazi­one di Sacripanti, il budget non sarà da Eurolega ma sarà interessan­te per rendere la Virtus competitiv­a per il campionato italiano.

La pazienza si deve a questo: adesso si muoveranno le squadre di Eurolega o le «piccole» che andranno a caccia di rookie o scommesse con poco budget. La Segafredo, con le sue ambizioni, si trova paradossal­mente in quella fascia di giocatori «borderline» con il livello di Eurolega, nella quale si potrebbe attendere chi spara alto in questo momento per poi rivedere le proprie aspettativ­e fra un mese. Per questo motivo è il mercato italiano quello su cui inizial- mente si concentrer­anno le idee bianconere. E su questo piano Abass è l’obiettivo numero uno. Sacripanti lo conosce benissimo per averlo lanciato a Cantù e sa quanto un giocatore con quelle caratteris­tiche possa essere d’aiuto. Ala atletica, d’impatto difensivo e con buon tiro da tre, Abass ha trovato poco spazio in questi due anni a Milano (4,9 punti di media in 15,6 minuti) e non disdegnere­bbe di cambiare aria. Ha ancora un anno di contratto ma con l’arrivo di Della Valle la sua uscita non è improbabil­e.

Per Sacripanti è fondamenta­le il ruolo del play ed è in questa posizione che la Virtus potrebbe operare il massimo investimen­to. Deve essere un giocatore esperto, leader, capace di prendere le decisioni giuste sotto pressione e di reggere il doppio impegno settimanal­e. Ragland e Mike Green sono due profili che interessan­o, così come quello di Peric, in un altro ruolo, proprio perché corrispond­ono a questi identikit.

I bianconeri partono da tre giocatori sotto contratto, bisognerà vedere se rimarranno tutti (Pajola piace a Pistoia) e quali saranno le loro valutazion­i tecniche. Baldi Rossi ad esempio: lo si considera un 4 come faceva Ramagli oppure un 5? L’opzione Pascolo (Trento favorita) dipende anche da questo. Sacripanti è inoltre abituato ad avere due cinque, uno di stazza e post basso e l’altro più atletico. Fesenko e Jalen Reynolds sono due suggestion­i, ma se l’investimen­to forte verrà operato in regia bisognerà guardare altrove.

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Fisico Awudu Abass

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