Fortitudo, Fantinelli ha firmato Virtus: Martelli parte da Abass
Pavani sogna un nuovo palasport: «Ma al 99% la Effe giocherà al PalaDozza» Per il mercato biancoblù c’è Augustin Fabi, oriundo argentino cresciuto a Treviso
È il giorno di Matteo Fantinelli e di Marco Martelli: un giocatore in Fortitudo e un dirigente in Virtus, oggi due presentazioni a poche ore di distanza l’una dall’altra per ufficializzare due acquisizioni peraltro note da tempo. La Effe presenta nel pomeriggio il primo pezzo della sua nuova collezione.
Torna a vestire biancoblù il ragazzo di Faenza che in Fortitudo c’era stato da ragazzino, se n’era andato a 17 anni (in Virtus, a finire le giovanili e fare un pugno di presenze a referto in Serie A) quando la società fece crac ed è poi diventato un giocatore a Treviso, lasciata ora dopo quattro anni non senza una lunga scia polemica. A dire la sua in rete tra gli altri anche Massimo Iacopini, grande ex di entrambe, durissimo contro gli haters subito scatenatisi addosso all’ex capitano della TVB e neoacquisto della Effe, reo di aver scelto quest’ultima a parità di offerta economica. Fantinelli, che ha firmato un biennale, è una presa importante: è il playmaker titolare dal quale Antimo Martino voleva iniziare a costruire la squadra e sarà il giocatore italiano di maggior spessore di questa campagna acquisti. Perché a parte i due americani, la guardia e il centro che dovranno essere forti e affidabili, all’Aquila restano da prendere solo italiani di complemento i tifosi, molti dei quali sul piede di guerra dopo aver sentito nominare Claudio Sabatini e l’ipotesi di trasferimento all’Unipol Arena. Sull’argomento ieri Christian Pavani ha provato a tranquillizzare un popolo già in subbuglio di suo: «Non è un segreto che vogliamo costruire un nuovo palasport che sia solo la nostra casa, lo diciamo da tempo. Mi fa piacere che la fondazione stia guardando a
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nuovi imprenditori ma l’anno prossimo al 99% resteremo al PalaDozza, dove c’è un nuovo gestore e credo non ci saranno problemi».
Un po’ di sconcerto resta lo stesso, anche solo per quell’1% che il presidente Fortitudo ha lasciato aperto all’idea di trasloco, nel quadro di una vicenda che ha colto di sorpresa un po’ tutti, compreso l’assessore Matteo Lepore: «Non commento, mi occupo soltanto dell’esistente. Siamo comunque pronti a ogni evenienza, ma certo se dovesse mai andar via dal PalaDozza sarebbe un peccato per la Fortitudo» ha detto ieri.
Sponda Virtus, oggi a mezzogiorno alla Porelli è il momento di Martelli, il bolognesissimo direttore sportivo agganciato già da settimane che aspettava solo di concludere la stagione con Casale Monferrato (l’ottava, c’era arrivato nel 2010 dopo un passaggio anche in Fortitudo) per poter mettere la cravatta bianconera. Il primo colpo su cui lavora è quello di Awudu Abass, che a Milano quest’anno ha giocato poco ma resta pur sempre un nazionale, oltre che un classe ’93 ancora di grande prospettiva. L’EA7 lo lascia libero cercando qualcuno che ne rilevi l’ultimo anno di contratto, in concorrenza ci sono Torino e un paio di club stranieri. Ieri la Virtus ha esercitato l’opzione d’uscita per il contratto con Danilo Petrovic, il ’99 cresciuto in casa e poi prestato in B.
” Lepore Trasloco della Effe? Siamo pronti ad ogni evenienza, ma se dovesse andar via dal PalaDozza sarebbe un peccato per la Fortitudo