Corriere di Bologna

TORO SCATENATO CON MARTIN SCORSESE

Il grande regista — a sorpresa e fuori programma — incontrerà stasera il pubblico per introdurre la proiezione di uno dei suoi film culto appena restaurato. La pellicola, realizzata nel 1980, racconta la storia del pugile italo- americano Jack La Motta in

- Piero Di Domenico

Un bel fuori programma: Ci sarà Martin Scorsese stasera in piazza Maggiore alle 21.45 a introdurre il suo film culto Toro scatenato. «Il tema del film è la sopravvive­nza su un ring. Combattime­nti regolari non ne esistono, ho visto abbastanza combattime­nti per esserne convinto. Voglio mostrare come un pugile impara a dominare l’odio e la violenza, come tenta di diventare un essere umano al di fuori del ring, come tutto congiura per impedirgli di fermarsi. Non è poi diverso dagli altri modi di vita che conosco». Così Martin Scorsese nel 1978 provava a spiegare l’obiettivo di Toro scatenato, che due anni dopo sarebbe diventato uno dei suoi capolavori, con l’Oscar per Robert De Niro nei panni del pugile italoameri­cano Jake La Motta. Non un film sulla boxe, secondo il regista, che era stato convinto a girare la biografia del «Toro del Bronx» dall’amico De Niro. Mentre Scorsese era in un letto d’ospedale a New York. Nel film, che impegnò il regista per ben due anni di lavorazion­e, anche per consentire al trasformis­ta De Niro di ingrassare di 30 chili per interpreta­re La Motta invecchiat­o, Scorsese riversò tutto il proprio momento di grave difficoltà personale. Tanto che in seguito lui stesso lo definì «un intervento chirurgico sull’anima di un uomo che riflette, come in uno specchio, l’infelice condizione di ogni abitante dell’universo». Per sua stessa ammissione è il film che gli ha salvato la vita in anni di insuccessi, depression­e, divorzi, eccessi smodati di droghe e alcol. Dunque non stupisce che Scorsese abbia accettato, in occasione della sua presenza a Bologna, di aggiungere un impegno a quelli già fissati per Il Cinema Ritrovato.

Questa sera il pubblico di piazza Maggiore potrà rivedere la parabola di sofferenza di La Motta in bianco e nero, un martirio senza redenzione alcuna, introdotta dallo stesso regista, che poi sabato sarà alle 18.30 al teatro Comunale per un incontro con Valeria Golino, Alice Rohrwacher, Jonas Carpignano e Matteo Garrone. E in serata di nuovo in piazza, ma per presentare un classico del cinema messicano che ha voluto restaurare Enamorada di Emilio Fernàndez. Toro scatenato, ha scritto il settantaci­nquenne Scorsese, è «la storia di qualcuno che aveva superato prove terribili, che aveva sofferto e aveva fatto soffrire quelli che gli erano vicini, e che era arrivato a una sorta di pace con se stesso e con il mondo. Quel film parla di me. Era stato fatto alla maniera di un kamikaze: ce l’avevo messa tutta e pensavo che sarebbe stato il mio ultimo film».

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Star Robert de Niro nei panni di Jack La Motta Per girare il film si allenò sul ring e ingrassò di 30 kili

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