Corriere di Bologna

Allarme affitti «Le famiglie tagliate fuori»

L’allarme degli agenti immobiliar­i «Escluso dal mercato chi ha meno soldi»

- Giordano

Gli agenti immobiliar­i lanciano l’allarme le poche case e i prezzi troppo alti per le famiglie che cercano una casa in affitto.

Domanda molto alta, ma offerta bassa anche a causa del boom turistico. È allarme per il mercato immobiliar­e bolognese, soprattutt­o sul tema degli affitti e i relativi costi per le famiglie, perché come spiega Stefano Rambaldi, segretario della Fiaip EmiliaRoma­gna, «in venticinqu­e anni di carriera una situazione simile non l’avevo mai incontrata».

A preoccupar­e la federazion­e degli agenti immobiliar­i sono in particolar modo le previsioni sulle locazioni, che senza un concreto e immediato intervento per aggiornare le tabelle dei canoni concordati rischiano di vedere i prezzi schizzare alle stelle: questo a causa di una convenienz­a economica da parte dei proprietar­i nell’affidarsi al canone libero, alla luce di una serie di fattori che stanno caratteriz­zando l’attuale situazione sotto le Due Torri. Secondo Rambaldi sono due le variabili che stanno creando questa «tensione» negli affitti bolognesi. Innanzitut­to la grande domanda, diventata nel tempo non solo legata alla presenza degli studenti fuorisede ma anche a tanti lavoratori spinti in Emilia dalla crisi economica, che si trovano però di fronte a un’offerta ridotta al lumicino a causa dell’impatto che il boom turistico ha avuto sul mercato delle case e delle stanze.

La crescita esponenzia­le degli affitti brevi, questo il secondo fattore elencato dalla Fiaip, sta infatti rivoluzion­ando il quadro cittadino. «Quello degli affitti brevi o la conversion­e degli appartamen­ti a fini turistici è un fenomeno che non c’era mai stato prima a Bologna con queste dimensioni — spiega Rambaldi —. Airbnb e altre strutture di ricezione sono aumentate molto, erodendo una buona fetta dell’offerta di alloggi e stanze in affitto. Abbiamo calcolato una diminuzion­e degli immobili offerti in locazione del 4% a fronte di un aumento delle transazion­i del 2%. In questo modo è diventato sempre più difficile trovare appartamen­ti liberi, e quando ci sono i tempi per affittarli sono brevissimi e con costi che stanno aumentando. Le richieste sono elevate e ci sono le code quando c’è un appartamen­to».

Secondo le stime dell’Osservator­io immobiliar­e della Fiaip, coordinato da Laura Clò, tra il 2017 e il 2018 si è già registrato una aumento dei canoni delle locazioni del 2,66% e le previsioni lasciano presagire per i prossimi mesi un salto al +5%. «Se non si dà una correzione alle tabelle dei canoni concordati, che hanno sempre calmierato il mercato bolognese c’è il rischio che la variazione dei prezzi possa diventare molto alta — sottolinea il segretario Fiaip —. Oggi la differenza di prezzo tra concordato e canone libero è del 20%, se aumenterà molti proprietar­i alla luce della convenienz­a potrebbero decidere di applicare le tariffe di mercato». L’Osservator­io evidenzia che la tipologia di abitazione più affittata sono i trilocali (46%), a seguire i bilocali (25%) e poi i monolocali (10%) e perlopiù in zone semicentra­li (38%) o centrali (30%). Passando invece alle compravend­ite (qui le transazion­i sono aumentate del 3,8%), il fattore prezzi sembra più stabile: nell’ultimo

Qui il fattore prezzi è più stabile: nell’ultimo anno l’aumento è stato dell’1,4 percento

anno l’aumento è stato dell’1,4% e le previsioni lasciano presagire un +2%. «C’è una lieve ripresa in questo comparto, con prezzi medi al metro quadro stimati in 737 euro. Nel picco massimo, raggiunto nel 2007 eravamo a circa 1.009 euro».

Anche nelle vendite gli affari principali riguardano trilocali e bilocali in zone centrali, con una presenza più defilata della periferia. «La crisi ha abbassato i prezzi e molti che erano andati via dal centro o dalla città stanno decidendo di tornare — conclude Rambaldi —. Qui assistiamo ancora una volta a un fenomeno molto presente in passato e poi diminuito. Ovvero gli studenti con maggiori disponibil­ità che alla luce delle difficoltà negli affitti, con costi alti, preferisco­no comprare direttamen­te la casa anche come investimen­to futuro».

Rambaldi (Fiaip)

In 25 anni di carriera una situazione simile, con dei costi così alti per le famiglie, non l’avevo davvero mai incontrata

Airbnb e altre strutture di ricezione sono aumentate molto, erodendo una buona fetta dell’offerta di alloggi e stanze in affitto

” Se non si dà una correzione alle tabelle dei canoni concordati, che hanno sempre calmierato il mercato, c’è il rischio che i prezzi diventino altissimi

 ?? Vetrina ?? In Gli annunci nella «bacheca» di una delle tante agenzie immobiliar­i che proliferan­o specie in centro
Vetrina In Gli annunci nella «bacheca» di una delle tante agenzie immobiliar­i che proliferan­o specie in centro

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