Corriere di Bologna

E in uscita ci sono ancora tanti esuberi

La puntura del giorno

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Il direttore sportivo bravo non è quello che non sbaglia mai ma quello che sbaglia poco, soprattutt­o meno degli altri. Ebbene, se guardi che c’è addirittur­a quasi un Bologna da vendere puoi farti l’idea come prima Pantaleo Corvino e poi Riccardo Bigon qualche errore lo abbiano commesso. Anche se per motivi diversi: la fretta con la quale l’ex responsabi­le dell’area tecnica del Bologna, ora alla Fiorentina, fu costretto a costruire una squadra di sana pianta dopo la promozione in serie A e una disponibil­ità economica fatta di numeri bassi per l’attuale direttore tecnico. Che ha speso male una fetta di soldi, questo è vero, ma che gli va anche dato atto di aver fatto con Verdi la plusvalenz­a più alta nella storia del Bologna. La lista dei cedibili è lunga e di conseguenz­a il compito che aspetta Bigon e il suo braccio destro Di Vaio è molto complicato: Krafth, De Maio, Oikonomou, Avenatti, Crisetig, Petkovic, poi di fronte a una buona proposta economica anche Rizzo (per una questione di condizioni fisiche e non di qualità), Falletti e Nagy. Che ha mosso i suoi agenti Damiani e Parisi per verificare se ci sono interessam­enti nei suoi confronti, dopo le tante panchine dell’ultimo campionato. In caso di cessione del giovane ungherese, il Bologna andrebbe su Stulac del Venezia, se a quel punto fosse ancora sul mercato. (c. ben.)

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