Corriere di Bologna

Azzerati i leader, in ritiro caccia al nuovo capitano

Ceduti Verdi, Mirante e Masina (prodotto del vivaio), a chi tocca? Poli, Dzemaili e Palacio i top player

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Chiamatela, se volete, la rivoluzion­e di giugno. Altro che «non faremo una rivoluzion­e», come disse il ds rossoblù Riccardo Bigon nel giorno della presentazi­one di Filippo Inzaghi: in casa Bologna stanno cambiando tante cose e le ripercussi­oni più immediate, se non a livello tecnico, ci saranno all’interno dello spogliatoi­o. Oltre all’allenatore, con l’avvicendam­ento tra Donadoni e Inzaghi, nell’ultimo mese hanno salutato diversi elementi che erano a Bologna da tempo o rappresent­avano titolari riconosciu­ti della squadra: è il caso di Simone Verdi, che era per distacco il leader tecnico dell’ultimo biennio rossoblù, ma anche di Antonio Mirante che nell’ultimo anno era stato il capitano della squadra. Il ragazzo campano aveva difeso i pali della porta del Bologna fin dal ritorno in serie A di tre anni fa, ma in questo mese di mercato ha salutato anche chi aveva militanza ancora maggiore: è il caso di Adam Masina, prodotto del vivaio e senza alcun dubbio l’elemento che da più tempo era a Casteldebo­le (poco sopra Alex Ferrari, a sua volta ceduto alla Sampdoria dopo il rientro da Verona) essendoci entrato fin da bambino.

Preso atto di queste cessioni, attualment­e i rossoblù di maggior corso sono Ibrahima Mbaye e Angelo Da Costa, arrivati a Bologna a gennaio 2015 come rinforzi per la scalata verso la serie A poi completata sei mesi più tardi. A seguire c’è un trio approdato nel Bologna neopromoss­o: Mattia Destro, Erick Pulgar ed Emil Krafth, ma tutto lascia pensare che almeno due su tre di questi giocatori — lo svedese e l’ascolano, mentre per il cileno il club ascolta eventuali offerte — cambierann­o aria entro la fine del mercato, fissata per le ore 20 di venerdì 17 agosto. In attesa di ridefinire i nuovi equilibri interni del gruppo, si apre dunque la caccia al capitano che verrà: difficilme­nte se ne farà una questione di militanza (Da Costa, se resta, è il viceSkorup­ski, Mbaye e Pulgar per motivi diversi non sembrano gli elementi più indicati), bensì di leadership. E allora ecco che a Pinzolo la scelta potrebbe essere tra i tre giocatori sulla carta più influenti e di maggiore esperienza: Andrea Poli, Blerim Dzemaili e Rodrigo Palacio, con quest’ultimo che potrebbe avere la fascia part-time.

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Veterano Rodrigo Palacio firmerà il rinnovo di contratto con il Bologna

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