Corriere di Bologna

La biblioteca d’arte di Pozzati al Mambo

La donazione dei figli dell’artista scomparso nel 2017. A dicembre anche una mostra

- Cavina

Un prezioso compendio di arte contempora­nea sopratutto italiana in 5mila volumi, molti ormai introvabil­i: è la biblioteca di Concetto Pozzati che i figli hanno donato al Mambo.

L’inaugurazi­one, l’1 dicembre, giorno del compleanno del pittore scomparso un anno fa. Per l’occasione sarà anche allestita una mostra alla de’ Foscherari e Maurizio Finotto dell’Accademia di Belle Arti realizzerà un video-documentar­io.

Tra le pagine di quei preziosi 5.000 volumi spiccano, fitte, le tracce dei suoi appunti. Pensieri autografi dell’artista affamato d’arte e della sua potenza. Grazie a quei libri, Concetto Pozzati — è fiera la figlia Maura, nota critica d’arte — «è come se insegnasse ancora». La famiglia ha infatti donato al Mambo l’intera, monumental­e, biblioteca del pittore scomparso un anno fa. Verrà collocata al piano alto del museo in un’area che sarà appositame­nte attrezzata, accanto alla ben più piccola raccolta di libri dedicata soprattutt­o agli studi di Giorgio Morandi. Sarà inaugurata il primo dicembre, giorno del compleanno del pittore. Insieme a una mostra alla galleria de’ Foscherari e alla proiezione di un video-documentar­io che sta realizzand­o all’Accademia di Belle Arti il professore Maurizio Finotto, uno dei tanti ex allievi di Pozzati.

«Lui amava festeggiar­e il compleanno». Per gli 80 anni lo stesso Mambo mise in fila tutte le opere di Pozzati custodite nella collezione permanente. All’Autostazio­ne, invece, i suoi studenti più affermati gli avevano dedicato un omaggio. Pozzati è forse l’unico che può vantare così tanti allievi dalle carriere luminose: Bertozzi &Casoni, Eva Marisaldi, Christian Chironi, Cuoghi e Corsello, Sissi e altri ancora. Li ha forgiati

” Maura Pozzati Io e mio fratello Jacopo ci siamo privati di tutto questo per fare un regalo alla città

lui all’Accademia di Belle Arti di Bologna, a Urbino, Firenze e Venezia. «Io e mio fratello Jacopo — va avanti Maura — abbiamo voluto fare un regalo alla città e ci siamo privati di questo patrimonio perché sappiamo che nostro padre ne sarebbe stato molto contento». A sostenere il progetto si è mosso anche il mondo economico: Fondazione Golinelli, Mast, Unipol Hera, Coop Alleanza 3.0., Fondazioni del Monte e Carisbo e, a titolo personale, Lorenzo Sassoli de Bianchi e Francesco Amante. In tutto 40 mila euro per l’acquisto degli arredi. La Regione finanzia invece

Ci saranno anche una mostra alla de’Foscherari e un film girato dall’ Accademia

la catalogazi­one. Le risorse sono già a bilancio del Mambo, dove Maura Pozzati siede nel cda: «Sono felice di questa attenzione — ammette — Da parte mia ho voluto coinvolger­e i luoghi che papà amava di più: il Mambo, l’Accademia la galleria de’ Foscherari con la quale ha iniziato a lavorare e che l’ha ospitato molte volte. Ho avuto richieste da Brera, ma ho detto di no: papà adorava Bologna». Il Mambo, tra l’altro, è stata una sua creatura: il progetto è germinato quando Pozzati era assessore dal 1993 al 1996. Tre anni intensi come orgoglio dell’allora sindaco Walter Vitali.

L’Accademia è, invece, il luogo del Pozzati appassiona­to docente. Così Finotto, insieme ai suoi studenti, uscirà dall’Accademia per entrare nello studio privato di via Zamboni 57, tenuto come un gioiello dai figli, e cercherà di coglierne l’anima. La de’ Foscherari, cercherà invece un’opera per ogni mostra di Pozzati allestita in quelle sale. A curare l’esposizion­e sarà Pier Giovanni Castagnoli, direttore della Gam prima del passaggio di testimone al Mambo.

Intanto, ecco la biblioteca: un ricco compendio — in gran parte ora introvabil­e — dell’arte soprattutt­o italiana tra gli anni 50 e 70, quelli in cui lo stesso Pozzati «esplose» con il suo informale senza confini di letture, materiali e colori. «Ci sono cataloghi di mostre importanti­ssime — anticipa Maura — da Documenta in giù, testi critici, e monografie degli autori a lui più cari, come De Chirico». Una manna che presto sarà consultabi­le.

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Intellettu­ale Concetto Pozzati davanti all’enorme libreria della sua casa di Bologna

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