Corriere di Bologna

Ora la tesi si discute in cattedrale

Dal Medioevo fino a Napoleone tutte le lauree si sono svolgevano in cattedrale

- Di Marina Amaduzzi

La discussion­e di una tesi torna in cattedrale. Nel giorno di San Pietro, quindi domani, la cripta si apre per accogliere Ilenia Fontana, allieva dell’istituto Polo Michelange­lo.

La discussion­e di una tesi torna in cattedrale. Nel giorno di San Pietro, quindi domani, la cripta si apre per accogliere Ilenia Fontana, allieva dell’istituto Polo Michelange­lo, che coronerà il suo percorso accademico nel campo del design presentand­o un progetto da lei elaborato per la valorizzaz­ione e la fruibilità turistica di quello spazio, rispettand­one al tempo stesso la natura sacra. E così la cattedrale torna all’antico,rispolvera­ndo la tradizione voluta da papa Onorio III che con una bolla pontificia nel 1219 dichiarò valide le lauree solo se conseguite dinanzi all’arcidiacon­o della cattedrale. Una tradizione a cui Napoleone mise bruscament­e fino nel 1798 statalizza­ndo l’Alma Mater.

Sarà una cerimonia non organizzat­a dall’ateneo più antico del mondo occidental­e, ma dall’istituto privato di alta formazione a livello universita­rio nel campo del design che da qualche tempo collabora anche con la Curia bolognese. «La cattedrale ha accolto tutte le cerimonie di laurea dell’Università fino alla sua statalizza­zione — conferma don Andrea Caniato, canonico della cattedrale —, e come allora anche oggi sarà l’arcidiacon­o, monsignor Massimo Nanni, a conferire il diploma. Anticament­e per i neodottori si apriva la porta dei leoni che dava su via Altabella». Oggi quella porta non esiste più ma i due leoni reggono le acquasanti­ere. Durante la cerimonia si suonavano anche le campane, in particolar­e se si laureava un bolognese veniva suonata la grossa, mentre se il laureando veniva dall’estero i rintocchi provenivan­o dalla mezzana.

Non è la prima volta in assoluto che in San Pietro torna l’antico rito delle lauree. Alcuni anni fa fu l’Alma Mater, in particolar­e la facoltà di Giurisprud­enza, a spostare tra la cripta e la sacrestia un’intera sessione di lauree. Quella di domani è certamente una delle rare occasioni in cui si può assistere a cerimonie di tale natura. «Il Polo Michelange­lo è una scuola di alta formazione di tipo privato che ha un riconoscim­ento europeo — spiega Caniato —, con la dirigente

” Don Caniato In passato si suonavano le campane, la grossa per lo studente bolognese, la mezzana per lo straniero

scolastica e con la studentess­a abbiamo fatto un percorso multidisci­plinare per vedere come creare un percorso di accoglienz­a per i visitatori. San Pietro è certamente la casa di Dio, un luogo di culto, ma anche un luogo caro ai visitatori e ai turisti».

Nella sua tesi Ilenia Fontana propone un itinerario storico all’interno della cattedrale scandito dalla presenza di totem, nella cui grafica saranno riportate una o più linee colorate, in riferiment­o al periodo storico cui l’area o gli elementi descritti appartengo­no. Il colore in associazio­ne alla fascia storica diventa la chiave di lettura dei percorsi. Il progetto, che per essere realizzato ha evidenteme­nte bisogno anche di fondi, è ulteriorme­nte valorizzat­o dalla presenza di un sistema di QR code, che, attualment­e collegato al sito web della diocesi, potrebbe in futuro aprire le porte per l’elaborazio­ne di una specifica app, volta ad approfondi­re, anche in più lingue, i contenuti proposti dai totem.

«Ho scelto come tesista Ilenia, una delle nostre migliori studentess­e — spiega la fondatrice e direttrice dell’istituto Maria Alessandra Faccenda —, la sua tesi fa parte del mio progetto “Gli occhi che sanno vedere” ed è prevista una nuova tesi, il prossimo anno, dedicata al campanile». I materiali utilizzati per la discussion­e della tesi resteranno esposti in cattedrale per l’intero mese di luglio.

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