Corriere di Bologna

«Datemi un tetto». E si dà fuoco

Tragedia sfiorata alla Casa della salute del Navile. L’uomo è ospite di un dormitorio

- Maria Centuori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Stanco di vivere nel dormitorio di via Pallavicin­i, a Casa Willy, un 45enne campano ieri mattina si è presentato in via Svampa e al primo piano della Casa della Salute dopo essersi cosparso di benzina si è dato fuoco. È stato salvato dal tempestivo intervento dei sanitari che con gli estintori hanno spento le fiamme che avevano avvolto l’uomo. Il 45enne è ricoverato in condizioni di media gravità al Maggiore. Oggi riprendera­nno tutte le attività in via Svampa.

«Voglio una casa. Non posso continuare a vivere in un dormitorio». È stata questa la richiesta avanzata ieri mattina alla reception della Casa della salute Navile da un 45enne originario di Pozzuoli che, subito dopo, si è dato fuoco, tra il terrore e lo sbigottime­nto generale die presenti.

L’uomo, da tempo in cura per problemi psichiatri­ci, non aveva alcun appuntamen­to nella struttura sanitaria, nessuna visita in agenda ma probabilme­nte ha creduto che in quel luogo da lui frequentat­o spesso potessero trovargli una soluzione abitativa. E quando gli hanno spiegato che non era nel posto giusto, lui ha perso la pazienza e in una frazione di secondo la situazione è precipitat­a: si è cosparso la maglia di benzina e con un accendino si è dato fuoco. Solo l’intervento tempestivo dei medici e degli infermieri, tra i pazienti attoniti, ha evitato il peggio: con gli estintori hanno spento le fiamme che avevano avvolto il corpo del 45enne campano. È scattato il protocollo d’emergenza, dopo poco è intervenut­a una squadra dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza il primo piano della Casa della salute, mentre un’ambulanza ha trasportat­o in codice di media gravità il senzatetto al Maggiore. Ha riportato ustioni soprattutt­o alle spalle, al viso e al cuoio capelluto. Anche sei medici e infermieri, che avevano inalato il fumo, sono stati trasportat­i al Maggiore per accertamen­ti.

Momenti di paura, dunque, al primo piano della Casa della Salute di via Svampa: probabilme­nte l’uomo aveva già programmat­o il gesto eclatante, per richiamare l’attenzione sulla propria condizione economica, portando con sé la benzina. Quando non ha avuto la risposta che avrebbe voluto, e che era impossibil­e dargli lì, ha preso un accendino

Il personale Sei medici e infermieri della struttura sono intervenut­i per spegnere le fiamme

e si è dato fuoco. Da qualche giorno, come previsto dalla turnazione per la bassa soglia, era uno degli ospiti del dormitorio di via Pallavicin­i, Casa Willy, una delle strutture di accoglienz­a notturne di Bologna.

Anche l’Ausl in una nota ha ricostruit­o quanto successo precisando che «i sei — tra medici e infermieri — stanno tutti bene. Il 45enne è stato assistito, stabilizza­to trasferito al pronto soccorso del Maggiore dove è arrivato in condizioni di media gravità. Nessun danno per le altre persone presenti, né alla struttura che è stata evacuata».

Secondo la ricostruzi­one dell’Ausl, l’ambulanza del 118 è arrivata sul posto in sei minuti dalla chiamata. «Per le necessarie operazioni di ripristino ambientale, le attività previste in quel piano sono state temporanea­mente sospese», spiega l’Azienda sanitaria. Riprendera­nno regolarmen­te oggi. Ieri l’attività del Centro di Salute mentale è stata garantita in via dello Scalo.

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Al Navile La struttura dove si è sfiorata la tragedia

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