Oggi c’è «il Cacciatore» E il pubblico aumenta del 25 per cento
Il Cinema Ritrovato
Quarant’anni fa al Festival di Berlino, per protesta contro Il cacciatore, film definito «reazionario e contro i vietcong», tutti i Paesi del blocco sovietico ritirarono compatti i loro film. Un boicottaggio che non riuscì tuttavia a smorzare l’entusiasmo per un film di culto che il tempo non ha scalfito come quello di Michael Cimino. I cui 180 minuti questa sera verranno riproposti dalle 21,45 al pubblico di Piazza Maggiore nella versione restaurata da Studio Canal. Il cacciatore, con De Niro, Walken, Savage e Meryl Streep, uno dei film più tragici sull’inferno della guerra del Vietnam, è un fiore all’occhiello del festival Il Cinema Ritrovato, che al suo giro di boa ha registrato 3.900 accreditati, con un aumento del 25% rispetto all’anno passato, e 64mila spettatori. Questa sera si potrà rivedere anche la celeberrima sequenza della roulette russa che, disse Cimino, scomparso due anni fa, «non è la metafora del suicidio di una nazione, è un mezzo per drammatizzare l’elemento casuale che sussiste in qualsiasi guerra. Non c’è motivo perché muoia un uomo piuttosto di un altro». Oggi sarà una giornata in cui si festeggerà, ancora con un restauro, un altro compleanno. Quello di Central do Brasil di Walter Salles, Orso d’Oro a Berlino ma 20 anni fa, nel 1988. Il sessantaduenne Salles sarà al Lumière alle 10,15 per introdurre il suo film. Il terzo ospite di giornata sarà il regista Luca Guadagnino, reduce dal successo internazionale e dalle candidature agli Oscar di Chiamami col tuo nome. Questa sera alle 21.30, all’Arlecchino di via Lame 57, presenterà il restauro di Suspiria di Dario Argento, del quale sta realizzando un remake che dovrebbe essere alla prossima Mostra di Venezia. Insieme a lui ci sarà il grande direttore della fotografia del film Luciano Tovoli. (P. D. D.)