Corriere di Bologna

Quel progetto (sfumato in un lampo) di un impianto al Parco delle Stelle

- Di Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

appetiti e retroscena sul restyling del Dall’Ara. Fra gli aspetti più singolari di una vicenda che muove soldi appetiti e temi sensibili come l’ambiente e la socialità, c’è l’atteggiame­nto del Comune che, attraverso il sindaco, s’è sempre dichiarato favorevoli­ssimo all’ammodernam­ento dello stadio (forte anche di una delibera del Consiglio votata all’unanimità), mentre oggi sembra voler far marcia indietro non tanto adducendo rilievi tecnici sul progetto Despar al Cierrebi, quanto sulla recente richiesta fatta alla Fondazione Carisbo di riacquisto del centro sportivo di via Marzabotto, uno dei pezzi importanti del «progettone» (ma non fondamenta­le come la Cittadella della Moda per cui c’è già l’accordo con gli acquirenti tedeschi della Ece).

Ma Palazzo d’Accursio vuole o non lo vuole il restyling? Non si capisce. Soprattutt­o alla luce di questo retroscena, tutto mattone e palloni. Intorno a questa partita, come il Corriere di Bologna ha raccontato in questi mesi, c’è sempre stata la spinta di chi preferiva far costruire un impianto nuovo al Bfc. Normale, del resto terreni e immobili coinvolti nel progetto per ora sono tutti pubblici. Diverse aree intorno alla tangenzial­e sono così state «offerte» al club, ma una più di tutte è andata vicina all’obbiettivo di far recedere dalla riqualific­azione Saputo e costruire ex novo. Solo che a stopparla si dice sia stato proprio il sindaco Merola in persona.

Parliamo dell’area che anni fa avrebbe dovuto ospitare il Parco delle Stelle di Sacrati. Proposito naufragato. Terreno che ora rientra in un fallimento e che verrà messo all’asta, giudiziari­a. L’idea di realizzare lì il nuovo stadio del Bologna prende corpo in un altro impianto, il PalaDozza: a parlarne a Saputo sarebbe stato l’ex collega della Fortitudo Gianluca Muratori, uomo che si muove nel mondo nell’edili- zia. E così alla fine dell’anno scorso ci sono stati interessam­enti su quell’area — costi e tempi di assegnazio­ne — come si dice «a fari spenti». Acquisizio­ne possibile. Saputo non era contrario all’idea di spendere 30-40 milioni ma su un oggetto di sua proprietà e non del Comune (come il Dall’Ara). È infatti proprio in questo periodo, dicembre, che il chairman parlando con la stampa si lascia sfuggire che potrebbe anche costruire qualcosa di nuovo. È un lampo. Infatti, prima di «attaccare» l’asta, i potenziali nuovi soci cercano di capire se Merola sarebbe disposto a sostenere questo piano B. La risposta è negativa. Su quell’area (che fra l’altro necessiter­ebbe di una variazione urbanistic­a) non si può fare un altro impianto. Stop deciso che fa arretrare i due, riportando Saputo sul restyling. Ma a quanto pare la lotta sul progetto non è finita.

Il no del sindaco

L’ipotesi di un nuovo stadio sui terreni oggi all’asta sarebbe stata stoppata da Merola

 ?? Archiviato ?? Il progetto originale del Parco delle Stelle, una cittadella dello sport al Caab che ruotava attorno a un nuovo palazzetto, fu archiviato nel 2009 senza successo
Archiviato Il progetto originale del Parco delle Stelle, una cittadella dello sport al Caab che ruotava attorno a un nuovo palazzetto, fu archiviato nel 2009 senza successo

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