Corriere di Bologna

«Difendiamo i vaccini dalla gentaglia»

Venturi: «Non li possiamo lasciare in mano a gentaglia che dice che sono inutili e pericolosi»

- Amaduzzi

«Non possiamo lasciare il tema dei vaccini in mano ad apprendist­i stregoni, a gentaglia che è in grado di dire che sono pericolosi e dannosi». Va all’attacco l’assessore regionale Sergio Venturi contro chi come il ministro dell’Interno Salvini li giudica «inutili e dannosi».

«Non possiamo lasciare il tema dei vaccini in mano ad apprendist­i stregoni, a gentaglia che è in grado di dire che sono pericolosi e dannosi». Non usa giri di parole Sergio Venturi per esprimere cosa pensa della circolare del governo («che non è ancora arrivata a pochi giorni dalla scadenza del 10 luglio») e di chi come il ministro dell’Interno Salvini li giudica «inutili e dannosi» . L’assessore regionale alla sanità ha davanti una platea di medici ed è a loro che si affida perché veicolino i messaggi giusti sulle vaccinazio­ni. «Se lo raccontate voi vi credono tutti — dice —, abbiamo bisogno di difendere quello che abbiamo conquistat­o da quelli che si laureano su Google o, peggio, quelli che si laureano sulle chat dei no vax».

Per Venturi l’autocertif­icazione «è una presa in giro, complica solo le cose ai genitori, alle scuole, ai profession­isti». «Mi chiedo — argomenta — come si possa fare a chiedere una autocertif­icazione quando per svolgere qualsiasi attività motoria bisogna produrre un certificat­o medico», per di più in una regione come la nostra «dove con l’anagrafe vaccinale informatiz­zata abbiamo la situazione dei bambini in tempo reale». E quindi non ci saranno sconti a chi pensa di bypassare l’obbligo con l’autocertif­icazione. «Se non è veritiera — scandisce l’assessore — ci si comporterà come in ogni circostanz­a in cui uno dichiara il falso. Abbiamo bisogno che un bambino trapiantat­o o immunodepr­esso possa andare all’asilo non perché i genitori degli altri bambini hanno fatto giurin giurello, ma perché a fianco ha bambini sani e vaccinati che non possono infettarlo. Il servizio sanitario in questo paese nasce per tutelare i più deboli e i più deboli sono i malati».

La prossima settimana la Regione incontra le aziende sanitarie per adottare una linea comune anche alla luce dell’annunciata circolare ministeria­le che nel frattempo dovrebbe essere arrivata. «Per ora abbiamo visto delle slide di presentazi­one — spiega Paolo Pandolfi, responsabi­le facente funzione del dipartimen­to di Sanità pubblica dell’Ausl —, a noi cambia poco, l’autocertif­icazione copre le difficoltà di altre regioni, noi abbiamo l’anagrafe vaccinale che ci consente di dire in tempo reale se un bambino è immunizzat­o o meno, non dobbiamo caricare i cittadini di altri

L’autocertif­icazione «È una presa in giro, complica solo le cose, con l’anagrafe informatiz­zata sappiamo in tempo reale la situazione dei bambini»

impegni». Secondo Pandolfi «l’autocertif­icazione può creare dei rischi di incomprens­ione nel cittadino perché potrebbe non sapere se il figlio è vaccinato oppure no e se lo è in modo completo». «È un atto formale — aggiunge — che deve corrispond­ere alla verità, se non è veritiero ci sono conseguenz­e anche penali per chi lo firma. Come Ausl perseguiam­o ciò che dice la legge, andiamo avanti con il percorso delle sanzioni, nell’incontro del 12 avremo indicazion­i di un percorso da fare tutti insieme. Spero che questa circolare non sia il primo passo per non far vaccinare le persone».

Pandolfi, che è in primo luogo un epidemiolo­go, invita a riflettere sui risultati di una legge che in un anno ha già riportato, almeno nel bolognese, i livelli di copertura al di sopra della soglia prevista dall’Organizzaz­ione mondiale di sanità. «Nel 2017 la copertura a 24 mesi per l’esavalente è salita al 97,1% a fronte del 92,3% nel 2016. La vaccinazio­ne contro morbillo, parotite e rosolia ha ottenuto all’inizio del 2018 una copertura del 96,1% rispetto all’89,7%. Abbiamo superato il fatidico 95%, garantendo una copertura efficace all’individuo e alla comunità, soprattutt­o ai bambini fragili».

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Risoluto L’assessore alla sanità Sergio Venturi

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