Corriere di Bologna

Il nuovo prefetto Patrizia Impresa: «Seguirò il lavoro di Piantedosi»

Cambio storico a Palazzo Caprara

- Centuori

È la prima donna prefetto a Palazzo Caprara. Patrizia Impresa, ex prefetto di Padova, dall’ufficio di Gabinetto del Viminale sarà il nuovo prefetto. «Sono felicissim­a della nomina. Contenta perché sono un’appassiona­ta di questo lavoro e la sede di Bologna è sempre stata una di quelle sedi ambite. Il prefetto Matteo Piantedosi ha lasciato importanti solchi che percorrerò. Il mio sarà un lavoro di continuità».

Passaggio di consegne a Palazzo Caprara, Patrizia Impresa è il nuovo prefetto di Bologna. È la prima volta di una donna prefetto in piazza Roosevelt. Prende il posto di Matteo Piantedosi. I loro ruoli si sono incrociati anche a Roma, al Viminale: lui dopo un anno da prefetto di Bologna è a fianco del ministro Matteo Salvini, lei al Viminale è vicecapo di Gabinetto ed ora arriverà nel capoluogo felsineo. Prima è stata per tre anni prefetto di Padova.

Il neo prefetto di Bologna che si sta preparando al trasferime­nto da Roma non nasconde l’entusiasmo.

«Sono davvero felicissim­a della nomina. Sono un’appassiona­ta del mio lavoro e la sede di Bologna è una di quelle più prestigios­e e per questo ringrazio il ministro Salvini. Bologna rappresent­a per me una importante opportunit­à profession­ale e personale e metterò a disposizio­ne della comunità locale tutte le mie competenze e l’esperienza maturata durante la mia carriera».

Com’è stato il passaggio di testimone con il prefetto Piantedosi? Cosa le ha detto?

«Da quando è stata ufficializ­zata la nomina continua a dirmi che prova invidia per me perché Bologna è una bella città da vivere. Chissà forse sarò costretta a notificarg­li un daspo» (scherza).

A proposito di daspo, il mini daspo prefettizi­o è stato uno degli strumenti che Piantedosi ha applicato in città in alcune zone contro il degrado, dalla Montagnola a piazza Verdi. Cosa intende fare?

«Come ho detto, Bologna rappresent­a una grande sfida ed anche una responsabi­lità. Arrivo in città dopo l’ottimo lavoro svolto da Matteo Piantedosi, un collega ed un amico. Ha lasciato degli importanti solchi che percorrerò. Il mio sarà un lavoro in continuità».

Spaccio, sicurezza, immigrazio­ne. Sono state tra le priorità del mandato di Piantedosi. Come saranno i suoi primi 100 giorni?

«Devo prendere ovviamente conoscenza con le questioni locali. In tutti questi mesi, soprattutt­o sui temi della sicurezza, ho potuto comunque seguire dal centro quello che avveniva a Bologna. Il capoluogo felsineo è una realtà complessa ma posso confidare su una rete amministra­tiva solida ed attiva che ha mostrato di saper fornire alla comunità le risposte di cui ha bisogno».

Per quanto riguarda il modello del ministro Matteo Salvini, crede che si possa applicare alla città delle Due Torri?

«Ho lavorato fianco a fianco al ministro Salvini. Seguirò le sue linee di indirizzo e troveremo le risposte che il territorio e la realtà bolognese ci chiedono».

La Prefettura di Bologna con la sua nomina diventa più rosa. In netta maggioranz­a i ruoli apicali ricoperti dalle donne e primo prefetto donna...

«In questa lunga carriera — sottolinea orgogliosa — non ho mai creduto che possa essere un elemento identifica­tivo l’esser donna. Ho sempre sognato di fare il Prefetto»

A qualche metro da Palazzo Caprara, in piazza Galileo c’è un altro passaggio di testimone: il questore Ignazio Coccia è stato nominato prefetto di Como.

«Nei prossimi giorni si saprà il nome del nuovo questore. Per quanto riguarda Coccia l’ho presa quasi come una questione personale: quando sono arrivata a Padova lui è stato trasferito qui. Arrivo a Bologna e lui va a Como», ride.

” Sintonia Ho lavorato fianco a fianco al ministro Salvini, i suoi interventi sono mirati e definiti

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