«Ora vogliamo le cupole distrutte nell’incendio del ‘28»
L’intervista a Paola Batani
Dal 2007 il Grand Hotel di Rimini è di proprietà della famiglia Batani. A dicembre di quell’anno Antonio Batani, deceduto poi nel 2015, acquistò il cinque stelle impegnandosi a rilanciare la struttura, migliorando arredamenti e ambienti all’interno dell’edificio. La Ceo del gruppo Batani Select Hotels è Paola, figlia di Antonio.
Paola Batani, Pupi Avati ha tessuto gli elogi della vostra direzione per il lavoro di restauro svolto nella struttura negli ultimi anni. Quando nel 2007 suo padre aveva acquistato l’edificio, quale era lo stato degli ambienti?
«La prima cosa che ha fatto mio padre una volta acquistato l’albergo sono stati i lavori di restauro L’edificio aveva cambiato numerose proprietà e la struttura andava risanata, a partire dai bagni, che erano in stato di decadenza. Alcuni arredi d’epoca erano stati poi cambiati con un conseguente peggioramento degli ambienti. Si è
” La prima cosa che ha fatto mio padre sono stati i lavori di restauro
provveduto a sostituire il tutto con accorgimenti più consoni alla storia del Grand Hotel. Altri arredi che sono stati mantenuti sono invece realmente d’epoca. Va detto che anche prima dell’arrivo di mio padre l’hotel aveva comunque mantenuto buona fetta della sua clientela».
Che tipo di clientela sceglie le vostre camere?
«Si tratta di una clientela d’elite che cerca strutture con ampi spazi e grandi saloni. Nel Grand Hotel il privilegio è quello di respirare un’atmosfera molto felliniana. Spesso, naturalmente, ospitiamo anche vip e persone illustri di ogni ambito».
Quali progetti ha la direzione per il futuro?
«Migliorare ancora la struttura dell’edificio. In particolare ci piacerebbe ricostruire le due cupole superiori andate distrutte in un incendio nel 1928, fino a quella data simbolo stesso del Grand Hotel».