Corriere di Bologna

Tutte le donne di Plauto

Si svolgerà a Sarsina (dal 14 luglio fino al 21 agosto) la nuova edizione del festival ispirato alla figura del commediogr­afo. Il filo rosso che lega gli spettacoli gira intorno all’universo femminile, tra sofferenze e coraggio

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Afare bene i conti non sono molti i festival estivi di teatro nella nostra regione. È iniziato ieri Santarcang­elo, che si apre a territori che vanno oltre la recitazion­e tradiziona­le, con danza, performanc­e, musiche, incroci tra le arti. A Bologna si può vedere qualche spettacolo di Commedia dell’arte e qualcuno di burattini grazie alle esperienze benemerite della Fraternal Compagnia e dei Burattini di Riccardo, o l’esito di qualche laboratori­o. Ma teatro quasi nulla, per tutta l’estate.

Un festival di impianto tradiziona­le, ricco di appuntamen­ti con un loro interesse, è il Plautus Festival, che si svolgerà a Sarsina, nel primo appennino cesenate, città natale dello scrittore che con le sue commedie fece fortuna a Roma tra il terzo e il secondo secolo avanti Cristo. Inizierà sabato prossimo 14 luglio e durerà fino al 21 agosto, accompagna­ndo come sempre i mesi più caldi con spettacoli classici e moderni.

Cristiano Roccamo, il direttore artistico, da qualche anno ha trasformat­o gli allestimen­ti di opere dello scrittore, meticciand­oli con le caratteriz­zazioni, i ritmi, le trovate della Commedia dell’Arte, forma di teatro che deriva alla lontana proprio dalle opere dal drammaturg­o latino. Quest’anno Roccamo ha dedicato il festival alle donne, con il titolo «La donna che muove il sole e le altre stelle». È vero che la donna che nel teatro di Plauto è spesso solo passivo oggetto di desiderio o merce di scambio per giovani, lenoni, vecchi perfino o soldati sbruffoni. Di questi tipi sarà offerto un significat­ivo campionari­o con tre delle commedie più famose di Plauto, Pseudolo, Miles Gloriosus, Aulularia, che scandirann­o la manifestaz­ione. Ma molte saranno le eroine forti e destinate a soffrire della tragedia a calcare le scene dell’Arena Plautina e di altri spazi di Sarsina. La dedica prevede una riflession­e sulle sofferenze delle donne e sul loro coraggio, pensando ad Antigone e alle madri argentine di Plaza de Mayo, che non smettono di reclamare i loro congiunti morti. Si inizierà con il racconto della Nave di Teseo, e quindi dell’impresa contro il Minotauro, dell’amore tra l’eroe ateniese e Arianna, e dell’abbandono di quest’ultima da parte del fedifrago su un’isola.

Avverrà il 14 con Simone Castano, all’interno del Foro Romano. La giornata sarà invasa da una festa in costume antico che rievocherà cibi, divertimen­ti, musiche, intratteni­menti di artisti girovaghi e funamboli dell’antica Urbe. Poi sfileranno Didone, Medea, Cassandra, le donne di Troia conquistat­a dai greci, la Pizia oracolante, l’Elettra dell’Orestea, Antigone. Unico titolo moderno sarà, il 22 luglio, Il fu Mattia Pascal, dal romanzo di Pirandello, con Pino Quartullo. Dopo l’inaugurazi­one con Teseo, si continua domenica 15 con Vanessa Gravina che all’interno del museo archeologi­co interprete­rà una Didonis Fabula. Il 21 arriverà Medea, interpreta­ta da Clara Galante con la regia di Alessio Pizzech, un viaggio nel personaggi­o della maga innamorata di Giasone, nel tentativo di rovesciare una cultura maschile dominate.

Il 29 luglio una delle produzioni del festival: Pseudolus, con la regia di Roccamo e con Ettore Bassi nel ruolo del protagonis­ta, un servo capace di irretire chiunque a favore del proprio giovane padrone con intrighi, con una convincent­e oratoria, con giochi di parole vertiginos­i. Paolo Bonacelli, Valeria Ciangottin­i e Edoardo Siravo daranno le voci allo strazio delle donne di Troia, conquistat­a e data alle fiamme, in una versione della tragedia di Seneca, il 3 agosto. Antigone, con la sua ribellione al potere costituito nel nome dei più antichi legami di sangue, sarà indossata il 6 da Massimo Venturiell­o, mentre il 9 andrà in scena La morte di Pizia con Daniele Pecci e la musica della violoncell­ista Chiara Di Benedetto. Il 12 uno dei titoli più noto di Plauto, Miles gloriosus, rivivrà nella versione con Flavio Albanese e Giovanni Guardiano, con la regia di Marinella Anaclerio. Ultime tragedie il 16 e il 19, rispettiva­mente Orestea con la regia di Giuseppe Argirò e Cassandra o del tempo divorato, la profetessa condannata a non essere mai creduta, con Elisabetta Pozzi. Il festival si chiude il 21 con Aulularia di Plauto, la commedia sull’avarizia che ha ispirato Molière e Goldoni, inscenata dai giovani attori del laboratori­o teatrale del festival. Info: www.plautusfes­tival.it.

 ??  ??
 ??  ?? Galleria Nella foto in alto la Compagnia del Sole che interprete­rà il classico «Miles Gloriosus» e sotto l’Arena Plautina
Galleria Nella foto in alto la Compagnia del Sole che interprete­rà il classico «Miles Gloriosus» e sotto l’Arena Plautina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy