Corriere di Bologna

Tosca vola sulle note delle musiche popolari

Oggi il concerto della cantante romana in piazza Verdi

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Era un’altra vita quando, nel 1996, Tosca vinceva in duetto insieme a Ron, con la canzone Vorrei incontrart­i fra cent’anni, il Festival di Sanremo. Non per i 22 anni trascorsi. Era un’altra vita per il percorso artistico che lei stessa ha scelto. Un percorso eclettico, mai scontato e mai facile. Stasera Tosca — in questo caso presentata anche con il suo cognome, Donati — nell’ambito di Lyrico Festival, a Piazza Verdi, presenta un live in cui trasmetter­à al pubblico i suoi interessi per i più svariati generi musicali (ore 21.30, ingresso gratuito). La cantante romana infatti, che ha nel teatro il suo primo interesse e se Renzo Arbore non l’avesse notata mentre si esibiva in un piano-bar adesso forse farebbe (solo) l’attrice, viaggerà idealmente sulle note delle musiche popolari del mondo attraverso un repertorio che la affascina praticamen­te da sempre, tra canzoni nuove o dimenticat­e, note o riscoperte, introvabil­i e rare o sempliceme­nte frammenti rimessi insieme e che hanno formato questo mosaico particolar­e di suoni e parole in cui convivono anche lingue molto lontane fra loro. Si passa da un fado portoghese a una morna, da una ninna nanna russa a un canto sciamano o un altro della tradizione dei matrimoni Yiddish, da una ballata zingara fino ad arrivare alla nostra tradizione che passa per Napoli, Roma e la Sicilia, con inframezzi di parole recitate tratte da grandi poeti. Un giro intorno alla musica che Tosca ha presentato a inizio 2017 davanti a un gremito Auditorium Parco della Musica con il concerto Appunti musicale dal mondo, registrato e poi diventato un album live con lo stesso titolo. Con lei, tanti amici ospiti come, tra gli altri, Nicola Piovani, Danilo Rea, Gegé Telesforo. Più che un disco, Appunti dal mondo è un progetto che ripercorre le tappe del suo cammino artistico che parte dalla «sua» Roma e arriva ai suoi interessi di oggi. «Ho iniziato con le nostre sponde: Roma, Napoli, la Sicilia – ha affermato Tosca – poi ho approfondi­to la Grecia, la musica Yiddish, ho cominciato ad apprezzare la musica portoghese, mentre la musica brasiliana la amavo fin da bambina». Moltissime e proficue, anche, le collaboraz­ioni con artisti in diversi momenti. Lei lo ha spiegato così: «Io vado nei luoghi, entro attraverso la musica, ospito degli artisti residenti che mi regalano la loro musica e io me ne vado sazia. Una contaminaz­ione. Il contrario della chiusura». L’abbraccio come antidoto alla divisione. (Pa. Ga.)

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Una contaminaz­ion e. Il contrario della chiusura»
Ha detto «Io vado nei luoghi, entro attraverso la musica, ospito degli artisti residenti che mi regalano la loro musica e io me ne vado sazia Una contaminaz­ion e. Il contrario della chiusura»

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