West Side Story per i 100 di Bernstein
Da oggi al 17 luglio va in scena il musical del direttore americano (su libretto di Arthur Laurents e versi di Stephen Sondheim) in un allestimento in collaborazione con la Bsmt Productions. Regia di Marras, Brock sul podio
L’amore che potrebbe essere felicissimo e invece non lo è a causa di forze esterne lo conosciamo da tempi immemorabili. Romeo e Giulietta segnarono l’apice. Come West Side Story, che Leonard Bernstein musicò sul libretto di Arthur Laurents e i versi di Stephen Sondheim, ispirandosi (liberamente) alla tragedia shakespeariana e rendendolo contemporaneo ambientandolo tra i bassifondi di New York negli anni Cinquanta dove bande come i Jest e gli Sharks erano i moderni Capuleti e Montecchi. Ora, nel centenario della nascita del compositore, direttore d’orchestra e pianista statunitense, il Teatro Comunale di Bologna, insieme con la Bsmt Productions, lo celebra con un nuovo allestimento del suo spettacolo capolavoro del teatro musicale made in Usa che debuttò al Winter Garden Theater di New York nel 1957 con le coreografie di Jerome Robbins.
In scena da stasera al 17 luglio (stasera, domani, e il 13 alle 20, il 14 e il 17 alle 18, domenica alle 15.30, lunedì 16 pausa, info 051/5290199), con la regia affidata a Gianni Marras, la direzione artistica e vocale di Shawna Farrell, le coreografie di Gillian Bruce e il direttore statunitense Timothy Brock a dirigere l’Orchestra del Teatro Comunale, il musical è l’ultimo appuntamento della rassegna A Summer Musical Festival nell’ambito del Cartellone di Bologna Estate e realizzato con il sostegno di Manifatture Sigaro Toscano – Gruppo Industriale Maccaferri. Marras parla di due regie necessarie per rendere credibile a teatro questo lavoro. «Una è la regia teatrale – spiega - e un’altra è quella coreografica: le coreografie devono essere forti, oppure niente». Sebbene la storia sia ambientata in una New York povera e senza futuro, «i protagonisti continuano a credere nella necessità di andare oltre i muri. Se nella tragedia di Shakespeare volevano superare le rivalità di due famiglie, i protagonisti di questa storia, Tony e Maria (interpretati da
Timothy Pagani e Caterina Gabrieli, ndr), si battono contro la violenza e le divisioni etniche». Ma cosa rende attuale la storia? «Parliamo di ragazzi di periferia che trascorrono le giornate senza futuro, in un luogo in cui vige la superiorità del più forte. Allora la speranza è affidata all’amore e al femminile. A Maria, ad Anita che, nate povere, sono determinate a prendere per mano il futuro». Ma gli stati d’animo, in un’opera così ricca musicalmente da abbracciare ritmi latini e contaminazioni jazz, sono contrassegnati anche da ogni studiato movimento.