Alessio, l’ultimo saluto con gli amici base jumper
Chiamato un esperto della Folgore. Funerali domani alla Certosa
Domani alle 15 alla Certosa l’ultimo saluto al base jumper bolognese che è morto sull’Appennino reggiano durante il suo terzo lancio. Ci saranno tutti i suoi amici. Inchiesta della Procura affidata a un esperto della Folgore.
Domani l’ultimo saluto alla Certosa per il basejumper Alessio Stipcevich, il 42enne orafo bolognese, morto domenica mattina durante un lancio dalla Pietra di Bismantova, sull’Appennino Reggiano. L’uomo si è lanciato dal «Pilone giallo», il costone più sporgente della Pietra, ed è deceduto sul colpo, finendo in un sentiero che porta alla ferrata degli Alpini. L’inchiesta della Procura di Reggio Emilia è stata affidata alla perizia di un esperto della Folgore: non era la sua prima volta lì e non era il suo primo lancio della giornata: Alessio alle 7.30 aveva fatto il primo, alle 9.30 il secondo e quello delle 11.15 gli è stato fatale. Si è aperto il «pilota», così si chiama il paracadute piccolo che fa da guida, ma non si è aperto quello che gli avrebbe permesso di planare senza farsi male. Due go-pro, una sul casco e una sul polso, hanno filmato tutto, fino all’ultimo secondo di vita di Alessio. Dalle immagini si vede il lancio e lui che si accorge immediatamente che la vela alle sue spalle non si è aperta. Ora l’inchiesta stabilirà se si sia trattato di un errore umano o di un difetto dell’attrezzatura che è stata sequestrata: «Non riavremo più il nostro Alessio, l’esito dell’inchiesta purtroppo non cambierà le cose. Domani alle 15 alla Certosa saremo in tanti a salutarlo per l’ultima volta. Prima sarà allestita la camera ardente a Castelnuovo Monti a Regio Emilia», chiude il cugino Antonio Stipcevich.