Corriere di Bologna

Champions Fiba, la Virtus ritrova l’Olimpia Lubiana

La Champions League partirà il 9 ottobre con tante sfide storiche. Mercato: caccia a M’Baye

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I ricordi nefasti di Strasburgo e quelli più piacevoli di Lubiana. La Virtus che torna in Europa dopo dieci stagioni visiterà alcuni luoghi che hanno comunque marchiato il suo passato. Ieri a Ginevra si sono svolti i sorteggi della Basketball Champions League. La Segafredo è stata inserita nel girone D con i lituani del Neptunas Klaipeda, i turchi del Besiktas, i francesi dello Strasburgo, gli sloveni dell’Olimpija Lubiana, i greci del Promitheas Patrasso, i belgi dell’Ostenda e la formazione provenient­e dal turno preliminar­e che uscirà vincente dalla sfida fra Bayreuth e una fra Norrkoping, Estudiante­s, Torun e Minsk.

«Oggi è un giorno speciale per la Virtus e tutti i virtussini — ha detto l’ad Alessandro Dalla Salda, a Ginevra con il suo braccio destro Marco Patuelli —. Con questo sorteggio si torna in Europa dopo dieci lunghe stagioni, uno snodo chiave nel nostro processo di crescita che affrontiam­o con decisione e senso di responsabi­lità, tutti insieme: società, sponsor, squadra e tifosi. Uniti per rappresent­are il nome della Virtus e della città di Bologna, con orgoglio, in tutta Europa. L’obiettivo, al di là delle difficoltà del girone dove sono inseriti club che in questi anni stanno facendo molto bene sia nei loro campionati che in Europa, è di essere da subito competitiv­i centrando la qualificaz­ione ai playoff e giocarci le nostre carte il più a lungo possibile».

I gironi di regular season promuovera­nno la prime quattro agli ottavi di finale: l’obiettivo di minima della Virtus è questo e un girone sulla carta non irresistib­ile dovrebbe porlo alla portata della squadra allenata da Pino Sacripanti. Il calendario verrà stilato dalla Fiba più avanti, la prima giornata è prevista il 9 ottobre. Le Final Four, in casa di una delle quattro qualificat­e, si disputeran­no invece il 3 e 5 maggio.

Strasburgo e Lubiana, si diceva, sono due avversarie che hanno un posto nel passato bianconero. Strasburgo, come città e non la squadra, è un posto che rievoca un pessimo ricordo: il pubblico bianconero si sente ancora derubato della Coppa Campioni del 1981, sostanzial­mente decisa da un più che dubbio fallo in attacco fischiato a Marco Bonamico nella finale contro il Maccabi. Lubiana si colloca invece fra le pagine più memorabili della storia bianconera, in quanto fu una delle tappe della cavalcata verso il Grande Slam del 2001. La Kinder di Messina, Ginobili e gli altri fenomeni incrociò l’Olimpija nei quarti di finale, vincendo 2-0 una serie molto combattuta contro un Sani Becirovic stellare che poi sarebbe approdato a Bologna l’estate successiva.

Sostanzial­mente tutte le squadre sono ancora da completare, Virtus compresa, ma un posto nelle prime quattro di questo girone appare realistico per i bianconeri. Sarebbe stato peggio, ad esempio, finire nel gruppo C — che potrebbe essere quello di Cantù se passerà il turno preliminar­e — con i detentori dell’Aek Atene, il Bamberg, l’Hapoel Gerusalemm­e, Fuenlabrad­a, Dijon, Nymburk ed Eskisehir: un vero e proprio girone di ferro. Ad oggi, la Virtus deve ancora inserire quattro giocatori, tre dei quali titolari, per completare il proprio roster. Con Kevin Punter e Pietro Aradori ha occupato i ruoli di guardia e ala piccola del quintetto, mentre Alessandro Pajola, David Cournooh, Filippo Baldi Rossi e Dejan Kravic usciranno dalla panchina. Il ds Martelli e coach Sacripanti sono alla Summer League di Las Vegas e il nome più caldo al momento è quello di Amath M’Baye, francese in uscita da Milano che andrebbe a ricoprire il ruolo di ala forte titolare. Il quintetto sarà completato dall’asse play-pivot, la panchina da un esterno.

” Alessandro Dalla Salda È un giorno speciale per il club, dopo dieci anni torniamo in Europa e vogliamo crescere tanto

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