Borgonzoni e la «fuga» dal vescovo: «Lui in ritardo»
Il mancato confronto di martedì sera tra l’arcivescovo Matteo Zuppi e la senatrice leghista Lucia Borgonzoni sull’immigrazione è sfociato ieri in un’aperta polemica. «L’arcivescovo, che poco “ama” la Lega — scrive sulla sua pagina Facebook la senatrice —, arriva in ritardo al dibattito e sono io che vado via troppo presto». «Una maleducata impenitente», la bolla il dem Mazzanti. «Parole inadeguate», replica Scarano (Lega).
Il mancato confronto di martedì sera tra l’arcivescovo Matteo Zuppi e la senatrice leghista Lucia Borgonzoni sull’immigrazione è sfociato in un’aperta polemica, dove l’unico silente è stato ieri, comprensibilmente, l’arcivescovo medesimo.
Ha parlato per prima nella tarda serata di martedì, qualche ora dopo la fine dell’incontro, la stessa senatrice, stizzita per i lanci delle agenzie che stigmatizzavano il fatto che lei fosse andata via senza ascoltare Zuppi. «L’arcivescovo, che poco “ama” la Lega — scrive sulla sua pagina Facebook —, arriva in ritardo al dibattito e sono io che vado via troppo presto per i giornali (appena arrivata avevo avvisato che non potevo rimanere oltre una certa ora)... se fosse arrivato in orario e se i giornali raccontassero tutto...Avanti senza curarsi di loro, ecco cosa bisogna fare...». Parole che hanno provocato sulla sua pagina oltre duecento commenti, in gran parte con i toni da haters della Rete, quasi tutti a suo favore e contro Zuppi, che era già stato oggetto di attacchi e insulti via social, quando nelle settimane scorse aveva criticato la decisione del governo Lega-M5s di chiudere i porti alle navi di migranti in arrivo. Nello scontro si inserisce il Pd. «Chi conosce Borgonzoni non si meraviglia — attacca il capogruppo in Comune Claudio Mazzanti — mi meraviglio che non abbia offeso il vescovo, essendo una maleducata impenitente. Vi ricordo quando portava a spasso per Bologna il Trota, figlio di Bossi, facendolo conoscere ai cittadini bolognesi come un fenomeno politico. Il fenomeno fa parte della banda che ha truffato lo Stato per 49 milioni di euro, che deve restituire». «Dichiarazioni totalmente a sproposito e inadeguate, ma in linea col suo temperamento eccessivo e aggressivo», replica la capogruppo della Lega in Comune Paola Scarano, presente all’incontro di martedì sera. «Non mi sembra — aggiunge — di aver visto il capogruppo Pd all’evento, organizzato per ricordare un illustre e impareggiabile luminare della Curia bolognese, come il cardinale Giacomo Biffi». Chiude il botta e risposta Pietro Aceto, segretario dell’Unione Pd Santo Stefano, che chiede «le scuse ufficiali del capo del Governo di cui Borgonzoni fa parte».