L’improvvisazione che abbraccia linguaggi diversi
Improvvisazione sì, ma con metodologia pedagogica e creativa, capace di abbracciare diversi linguaggi multidisciplinari. Danza, parole, musica in primis. Nasce All’improvviso, festival diffuso, come ama dire chi l’ha pensato e reso concreto — la direzione artistica è di Roberta Zerbini e l’organizzazione di Martina Delprete e Selene Centro Studi Ekodanza — ed è pronto a invadere le strade, le piazze e altri luoghi del quartiere Savena da domani al 23 luglio, inserito nell’ambito di Bologna Estate. Guidato da un claim di Jimi Hendrix, non certo uno a caso in tematiche del genere, e cioè «Basta una serie di note, il resto è improvvisazione», tutto qui, dalle azioni urbane, ai set d’improvvisazione, dai laboratori per tutti e master class per chi ha già le basi, è intergenerazionale e tende a conciliare l’arte con le periferie urbane. Già domani vanno in scena due improvvisazioni, la prima, alle 18.30, nella piazza antistante la chiesa di San Ruffillo, con Martina Delprete, e la seconda, un’ora dopo al Villaggio delle Due Madonne (piazza Grigoris Lambrakis), con Laura Chieffo, la musica di Dimitri Sillato e le parole di Gloria Fenzi. Ma pur essendo al centro delle giornate, le improvvisazioni non sono le sole.
Si è detto dei Master Class, con Silvia Mei e artisti ospiti, presentata giovedì alla Biblioteca Natalia Ginsburg e poi nei giorni a seguire presso il Centro Selene. Ma anche dei laboratori per la cittadinanza, con o senza esperienza pregressa, condotti da Fedra Boscaro e Luis Matilla Terrones. Oltre, ovviamente, alle performance quotidiane. Da segnalare quella di sabato in Villa Mazzacorati dal titolo “preferisco il presente” (alle 21), per 5 danzatori e 5 musicisti in un gioco di di suggestioni in cui sono esaltate le diversità dei 10 artisti coinvolti. (info programma completo: www.ekodanza.it e 338/6929080). (Pa. Ga.)