Corriere di Bologna

Medea e Mattia Pascal Il dramma è umano

I due spettacoli stasera a Sarsina per il Plautus Festival

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Riprende oggi il Plautus Festival, ma con uno spettacolo da camera, solo a inviti, negli ambienti del Museo Archeologi­co di Sarsina, la cittadina dell’appennino cesenate che diede i natali al più famoso commediogr­afo romano.

Clara Galante interpreta un melologo, ossia un testo recitato con accompagna­mento musicale, quella Medea di Benda che al suo apparire nel 1775 riscosse molto successo, decretando il successo, peraltro effimero, di questo genere anomalo. La accompagna la pianoforte Cinzia Pennesi, mentre la regia è di Alessio Pizzech, autore della messa in scena del discusso Rigoletto che aprì la stagione 2017 del Comunale. Scrive Pizzech: «Ho immaginato la parola drammatica, i suoni ribelli, i toni della vicenda come narrati da una donna/Medea che ritorna sul palcosceni­co della sua vita, sul luogo che lei stessa ha incendiato con le sue mani e lì si ritrova ad evocare volti/voci del suo passato». Un emozionale viaggio interiore. Per l’occasione il Museo archeologi­co sarà aperto fino alle 22, mentre dalle 18 alle 19.30 si terrà una visita guidata dal tema «Gli dèi della Grecia e dell’Asia Minore a Roma».

Domenica si vedrà il primo spettacolo nell’arena plautina, lo spazio all’aperto che accoglie numerosi spettatori. Si tratta anche dell’unico testo moderno dell’edizione di quest’anno, concentrat­a sulle donne nella tragedia, nel mito, nella commedia antica. Alle 21.30 andrà in scena la riduzione di uno dei più famosi romanzi di Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal. Lo interpreta Pino Quartullo, mentre Guglielmo Ferro, figlio di Turi Ferro, firma la regia. Al fianco del protagonis­ta recitano Rosario Coppolino, Giovanni Maria Briganti, Adriano Giraldi, Diana Höbel, Marzia Postogna; le scene sono di Salvo Manciagli, i costumi di Françoise Raybaud, le musiche di Massimilia­no Pace. Il testo racconta una fuga dalla propria identità. Il modesto impiegato Mattia Pascal, costretto in un’incancreni­ta situazione familiare, sogna di evadere da sé stesso. L’occasione gli viene offerta da una vincita al gioco e dalla notizia di un incidente che lo ha coinvolto fino — sembra — alla morte. Va ad abitare lontano e si costruisce una nuova identità, per scoprire che senza i bolli dello stato civile è impossibil­e vivere una normale esistenza e nutrire delle passioni. La conclusion­e sarà il ritorno alla vita che aveva rifiutato.

Info: Tel. 0547/698102; www.plautusfes­tival.it.

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Clara Galante (nella foto) interpreta un melologo, ossia un testo recitato con accompagna­m ento musicale, quella Medea di Benda che al suo apparire nel 1775 riscosse molto successo, decretando il successo, peraltro effimero, di questo genere...
Volto Clara Galante (nella foto) interpreta un melologo, ossia un testo recitato con accompagna­m ento musicale, quella Medea di Benda che al suo apparire nel 1775 riscosse molto successo, decretando il successo, peraltro effimero, di questo genere...

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