Corriere di Bologna

Due Agosto, Antonella sepolta con l’abito da sposa

2 AGOSTO I SOGNI SPEZZATI DI UNA GIOVANE COPPIA Aveva 19 anni e un grande amore, Luca

- Baccaro

Antonella Ceci aveva 19 anni quando è morta insieme al suo fidanzato Leo, di 24 anni, il 2 agosto ‘80 alla stazione di Bologna. I due si sarebbero dovuti sposare: perciò sua madre volle seppellirl­a con l’abito bianco.

Aveva tutta la vita davanti Antonella Ceci, 19 anni e un diploma col massimo dei voti appena preso. Al suo fidanzato Leo Luca, di 24 anni, aveva promesso che si sarebbero sposati, ma non subito. Voleva aspettare un po’ Antonella, giovane, con lo sguardo al futuro e un contratto di lavoro appena firmato in tasca, voleva prima assaporare la libertà, l’indipenden­za economica. Ma alle 10.25 del 2 Agosto 1980 i due fidanzati erano alla stazione di Bologna, giunti da Ravenna per aspettare le due sorelle di Luca arrivate con il treno da Palermo: la bomba spazzò via tutti i sogni e le promesse. Ma qualcuno volle che quella promessa di matrimonio in qualche modo fosse mantenuta: la mamma di Antonella chiese che la figlia fosse sepolta con l’abito da sposa.

E così fu, grazie alla solidariet­à dei volontari del centro di coordiname­nto dei soccorsi di Palazzo d’Accursio, che in quei giorni tremendi si occuparono di tutto. Il papà di Antonella, Pietro Ceci, quasi 90enne oggi è rimasto solo e malato nella sua casa di Ravenna. Ieri come tutti i giorni è stato al cimitero: «Mi hanno strappato via mia figlia e anche mia moglie, perché da allora non è stata più la stessa. Abbiamo fatto tanto per ricordarla, ma oggi non ce la faccio più» dice al telefono, stanco e commosso.

Il ricordo di quell’abito da sposa donato da un negoziante rimasto anonimo è riaffiorat­o alla mente di Miriam Ridolfi, ospite due giorni fa della trasmissio­ne «Fermi alle 10.25» di Radio Città del Capo. Il 2 agosto 1980 era assessore al decentrame­nto da pochi giorni e si trovò ad allestire il centro di coordiname­nto. «Luca si era trasferito a Ravenna da Palermo per lavorare, aveva trovato impiego coFerrara

Il padre di Antonella Mi hanno strappato mia figlia e anche mia moglie perché da allora non è stata più la stessa Abbiamo fatto tanto per ricordarla

I fratelli di Luca Ci mettemmo in viaggio verso Bologna per cercare Luca e le nostre sorelle, ma sapevamo che le disgrazie capitano sempre ai disgraziat­i

me manovale e aveva conosciuto Antonella quando lei andava ancora a scuola» racconta oggi l’ex assessore, che negli anni ha poi collaborat­o con l’associazio­ne delle vittime per ricucire storie e memoria.

Dopo il diploma Antonella aveva ottenuto un contratto di lavoro allo zuccherifi­cio e avrebbe iniziato a settembre. Ma quella mattina era arrivata a Bologna con il suo Luca per accogliere le due future cognate che ancora non conosceva. Il treno da Palermo aveva fatto ritardo e quando finalmente era arrivato, i quattro si erano fermati ad aspettare il regionale per Ravenna delle 11. Morirono tutti: i corpi furono ritrovati nel pomeriggio uno sopra l’altro dilaniati, solo Antonella era quasi intatta. «Mi è rimasto dentro — racconta Miriam Ridolfi — il viso impietrito di quella mamma che era stata accompagna­ta all’obitorio a riconoscer­e la figlia e poi era tornata in Comune. Stava seduta pietrifica­ta e come una litania ripeteva che voleva un vestito da sposa per sua figlia. Io ero scioccata, non sapevo cosa rispondere. Tanti negozianti ci avevano messo a disposizio­ne vestiti per i superstiti, ma con una richiesta così non sapevo cosa fare».

Una assistente sociale del quartiere San Vitale disse «Ci penso io» e dopo mezz’ora tornò con un abito da sposa in un pacco. «Non so chi glielo diede ma so che finalmente quella mamma scoppiò a piangere, non era più ingessata nel suo dolore». Ad Antonella Ceci è stata intitolata una scuola elementare a Ponte Nuovo, in provincia di Ravenna. Né il fidanzato né le sue due sorelle tornarono a casa.

Luca veniva da una famiglia poverissim­a di sette figli, con un papà in manicomio e i ragazzi che cercavano di aiutare la madre. Scappato dalla Sicilia, a Ravenna aveva finalmente trovato un lavoro in regola e quel giorno avrebbe rivisto le sorelle per la prima volta dopo anni. Due fratelli sentirono alla radio della strage a Bologna e si misero subito in viaggio da Altofonte per cercare gli altri tre «ma sapevamo che le disgrazie capitano sempre ai disgraziat­i» disse poi uno di loro.

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 ??  ?? Antonella Ceci, 19 anni, e Leo Luca Marino, 24, erano arrivati con un treno da Ravenna
Antonella Ceci, 19 anni, e Leo Luca Marino, 24, erano arrivati con un treno da Ravenna
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