Corriere di Bologna

CHE «REALITY» L’OCCHIO DI GARRONE

Piazza Maggiore Doppio appuntamen­to con il regista romano: sarà presente prima sul Crescenton­e a presentare il film che racconta come una trasmissio­ne come «Il Grande Fratello» possa cambiare la percezione del quotidiano, poi volerà all’Arena Puccini dopo

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tra Reality e Dogman, domani è la giornata di Matteo Garrone. Il regista romano, ospite della Cineteca di Bologna, è atteso a un doppio appuntamen­to. Il primo, in Piazza Maggiore, dove per il cartellone di «Sotto le stelle del cinema» introdurrà Reality, film su come un’esperienza a una trasmissio­ne come Il Grande Fratello ti può far cambiare la percezione della realtà. Quindi, raggiunger­à l’Arena Puccini del Dopolavoro Ferroviari­o di via Serlio per un incontro con gli spettatori dopo la proiezione di Dogman, ambientato in una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia (entrambi i film iniziano alle 21.45). Reality, che nel 2012 venne presentato in concorso al Festival di Cannes — si aggiudicò il Gran Prix speciale della giuria seguito da 3 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento — è la storia di Luciano, non integerrim­o pescivendo­lo napoletano, e la sua scalata dalla pescheria alla television­e. Garrone con questa pellicola, uscita dopo Gomorra, voleva cambiare registro e pensò alla commedia. «Il film – scrive Garrone — nasce da una storia semplice, documentat­a, che abbiamo trasfigura­to per fare una riflession­e su un paesaggio contempora­neo, un viaggio attraverso un Paese. Ho sempre pensato a Luciano come ad un moderno Pinocchio, un personaggi­o con un’innocenza e un candore infantili. Filmandolo, l’ho seguito come se stesse vivendo un’avventura fantastica». Anche Dogman ha debuttato a Cannes. Pluripremi­ato — per la miglior interpreta­zione maschile a Marcello Fonte al suo primo ruolo da protagonis­ta e otto i Nastri d’argento, dal miglior film e la migliore regia fino al montaggio e la scenografi­a —, liberament­e ispirato al fatto di cronaca di fine anni ‘80 del Canaro della Magliana, ci parla di Marcello, mite che si divide tra il lavoro nel salone di toelettatu­ra per cani, l’amore per la figlia e un rapporto di sudditanza con

un ex pugile. Una storia di vendetta, si è detto. Garrone ha specificat­o che non solo di questo si tratta, anche se il riscatto gioca un ruolo centrale. Come non è il classico film sull’eterna diatriba della lotta tra Davide e Golia. Piuttosto «è un film – le sue parole che, seppure attraverso una storia “estrema”, ci mette di fronte a qualcosa che ci riguarda tutti: le conseguenz­e delle scelte che facciamo per sopravvive­re, dei sì che diciamo e che ci portano a non poter più dire di no, dello scarto tra chi siamo e chi pensiamo di essere».

 ?? Cast ?? Sopra e a destra: Aniello Arena è Luciano, pescivendo­lo napoletano ossessiona­to dal Grande Fratello
Cast Sopra e a destra: Aniello Arena è Luciano, pescivendo­lo napoletano ossessiona­to dal Grande Fratello
 ??  ?? A Cannes «Dogman», liberament­e ispirato alla vicenda del Canaro della Magliana è valso la Palma d’Oro come miglior attore al suo protagonis­ta, Marcello Fonte. Nella seconda foto il momento della premiazion­e della pellicola al Festival di Cannes
A Cannes «Dogman», liberament­e ispirato alla vicenda del Canaro della Magliana è valso la Palma d’Oro come miglior attore al suo protagonis­ta, Marcello Fonte. Nella seconda foto il momento della premiazion­e della pellicola al Festival di Cannes
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