«Rossini compilation» Cevoli e 4 sassofonisti
Lo spettacolo comico stasera sul palco di piazza Verdi
Siamo nel 1868. «Muore Gioachino Rossini. Un genio della musica. Tutti lo chiamavano il Cigno di Pesaro ma alcuni dicono che lui preferisse il Cinghiale di Lugo. Lugo di Romagna. 2018, 150 anni dopo, un patacca romagnolo d.o.c., non di Lugo ma di Riccione, racconta in maniera semiseria, accompagnato da un quartetto di scatenatissimi sassofonisti, la vita e le opere di questo grande musicista e del mondo dell’Opera quando l’Italia era il Paese del Bel canto». Cosa succede se Paolo Cevoli, cabarettista di Riccione, appunto, incontra il genio tutto italiano di Gioachino Rossini? Succede che il racconto che ha in testa lo scrive in maniera semiseria, vicende rossiniane incluse, inoltrandosi in vere e proprie reinterpretazioni di capolavori, con la complicità del quartetto di sassofoni Saxofollia. È
quanto vedremo stasera sul palco di piazza Verdi nello spettacolo Rossini compilation – per patacca errante e 4
sax, nell’ambito de La via Zamboni estate (ore 21.30, gratuito).
Paolo Cevoli dunque ci catapulta nella personalità del grande compositore che fin da piccolo era considerato un genio della musica, e lo fa con uno spettacolo divertente e leggero, a cavallo tra teatro e music. Da sempre il comico romagnolo, conosciutissimo dai tempi di Zelig, quando faceva ridere l’Italia intera con quello che ancora oggi è il suo personaggio più famoso, Palmiro Cangini, si è dichiarato «innamorato di Rossini da sempre». Il Quartetto Saxofollia, dal canto suo, è una delle realtà cameristiche più riconosciute e attive in Italia. Primo premio a ben 8 concorsi internazionali, dal 1993 partecipa alle più importanti manifestazioni (Concerti in Campidoglio, Festival internazionale del Saxofono, il World Saxophone Congress di Ljubliana, tra gli altri). Tra le migliori qualità troviamo la versatilità e la continua voglia di esplorare nuovi orizzonti musicali, e i differenti e diversi progetti che il gruppo porta avanti, dallo swing al be-bop al jazz attuale, ne sono la riprova. Pensando che quella di stasera è un’incursione tutta da scoprire nel mondo dell’opera, con funamboliche introduzioni storico-estetichesocial-musicali, la voglia di sperimentarsi di Cevoli e Saxofollia, come si vede, hanno radici comuni. L’azzardo più esilarante? Quando Cevoli inventa su due piedi una sua personalissima opera buffa con innumerevoli finali.