Corriere di Bologna

Scontri diretti e le big: la Effe parte in salita

Calendario duro per la Effe, tre big in avvio e scontri diretti importanti per il piazzament­o finale

- di E. Schiavina

Ci sarà un pezzo di promozione in ballo già in ottobre, per la Fortitudo. Pronti-via ed è subito un ciclo di fuoco, tre scontri diretti nelle prime quattro giornate, due dei quali fuori casa: il calendario della prossima A2 pubblicato ieri non ha certo riservato all’Aquila un approccio morbido, tutt’altro.Verona e Treviso in trasferta più Udine in casa nell’arco delle prime quattro giornate, le tre avversarie sulla carta più forti la Consultinv­est le incontra tutte già nel primo mese di campionato: il 7 ottobre debutto a Verona, poi il 14 la prima al PalaDozza con Imola, il 21 a Treviso e a seguire infrasetti­manale in casa con Udine il 24. E il mese di ottobre non finisce qui perché c’è un’altra trasferta il 28 a Jesi, nemmeno questa una passeggiat­a.

Novembre poi inizia in casa (Mantova) ma subito dopo propone un doppio turno esterno, sui campi di Piacenza-1 e Montegrana­ro. Siamo a 5 partite fuori nelle prime 8 giornate, mentre in casa sono 7 all’andata e 8 al ritorno. Sarà anche vero che prima o poi bisogna giocare con tutte, ma nell’anno in cui non si può sbagliare, col primo posto che assegna già una promozione, la prima tranche di stagione sarà durissima, potenzialm­ente anche decisiva, specie per il gioco dei confronti diretti.

«Sono abituato a dare poca importanza all’uscita del calendario, il valore delle avversarie cambia molto a seconda dei momenti in cui le si incontra, ma questo nostro inizio di campionato sarà oggettivam­ente durissimo» dice Antimo Martino. L’ex allenatore di Ravenna (la ritrova in piazza Azzarita il 25 novembre) è chiamato a un esordio non facile sulla panchina biancoblù: ritrovarsi 2-4 punti di ritardo sulla prima e la pressione già alta a fine ottobre è un attimo. «Per questo sarà importante farsi trovare pronti fin da subito, accelerand­o il processo di costruzion­e del gruppo» dice Martino. Il cui esordio ufficiale avverrà in Supercoppa (28-29 settembre, con Treviso, Casale e Tortona) nel weekend che precede il campionato. «Test importante, servirà mettersi subito alla prova contro avversarie forti» dice Martino.

E servirà ovviamente avere il centro titolare, l’unico giocatore che manca a chiudere la squadra, la cui ricerca sembra ancora in alto mare, anche se c’è tutto il tempo per trovarlo ed averlo a Bologna per il raduno del 17 agosto. In un girone con 8 squadre dell’Emilia-Romagna e con derby a ripetizion­e (la Fortitudo ha l’alternanza casa-fuori con Cento, che giocherà almeno fino a febbraio a San Lazzaro, primo derby al PalaDozza il 9 dicembre) i pericoli maggiori anche quest’anno dovrebbero venire dal Nordest. TrevisoVer­ona-Udine è il terzetto delle concorrent­i più temute, in che ordine è da stabilire, anche perché qualche pezzo importante ancora manca, Treviso ad esempio come la Effe deve ancora prendere uno straniero (ma l’altro, Maalik Wayns, è forte, e il parco italiani è solido) mentre Verona ha esterni esplosivi (Jazzmarr Ferguson e Terry Henderson più Amato) e Udine ha fatto una spesa massiccia (Powell, Cortese, Penna, Spanghero, Simpson). Una possibile quinta forza quest’anno potrebbe essere Forlì, che non ha solo strappato Kenny Lawson alla Fortitudo a suon di rialzi, ma anche provato a costruire (Giachetti, Oxilia, Marini) un gruppo competitiv­o. Verona ci va a giocare alla seconda giornata dopo aver ospitato la Effe, il cui calendario iniziale resta comunque il più duro di tutte, anche perché tra quelle del Nordest non ci sono scontri diretti fino a novembre. Forlì e Lawson vengono al PalaDozza il 23 dicembre, non sarà il derby vero ma è comunque il clou della giornata prenataliz­ia. Al ritorno, terz’ultima di stagione regolare, potrebbe essere una partita chiave o persino quella della promozione, per la terza volta al Palafiera dopo il 2010 e 2015. Ma per festeggiar­e la serie A potrebbe esser buona la penultima, il 14 aprile a Cagliari, o l’ultima, il 20 in casa con l’amica Roseto. Oppure aspettare i playoff, andrebbe bene lo stesso.

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