Quei telegrammi a Zangheri con il dolore di tutta Italia
Scrivono al sindaco Renato Zangheri le alte autorità dello Stato, capi di Stato esteri, personalità del mondo culturale, semplici cittadini. Esprimono cordoglio e partecipazione per l’orrenda strage che ha colpito Bologna quel 2 agosto del 1980. Qualcuno si offre di donare sangue, qualche altro 10.000 lire, Carmelo Bene l’incasso di una serata di spettacolo. La parte migliore del Paese partecipa concretamente al lutto di Bologna con telegrammi, messaggi vergati a mano, atti di concreta vicinanza. È una gara che rivela un’Italia solidale, stretta contro quella che è sentita come una minaccia alla democrazia. Oggi quei messaggi sono riportati alla luce in una pubblicazione dell’Assemblea legislativa della Regione, per iniziativa della presidente Simonetta Saliera, con la cura della storica Cinzia Venturoli e il sostegno dell’Associazione parenti delle vittime. E diventano voci e racconti in una «Sinfonia dei soccorsi», con dieci tra narratrici e narratori coordinati dall’attore Matteo Belli. Alle spalle di questa rievocazione c’è lo spettacolo dell’anno scorso, «Cantiere di narrazione popolare 2 agosto», che invase strade e piazze di Bologna con 85 persone che davano voce ai morti, raccontando momenti della loro vita, fissando ricordi delle ultime ore prima dello scoppio. Un commovente viaggio nella memoria, replicato poi in vari altri luoghi, studiato all’università come esempio di «pubblic history». «Ho sentito l’urgenza — spiega il regista – di non ripetere la formula già sperimentata. Abbiamo fatto rivivere in un concerto vocale le parole della solidarietà. Abbiamo scelto 10 interpreti, dei quali solo due sono giovani attori e, con un lungo impegnativo laboratorio abbiamo affidato loro i messaggi arrivati a Bologna in quei giorni». Sentiremo la «Sinfonia dei soccorsi» mercoledì 1 agosto alle 21.15 davanti all’Assemblea legislativa in viale Aldo Moro. In quell’occasione saranno distribuite gratuitamente copie del volume La solidarietà e il dolore del mondo al sindaco Zangheri. La rappresentazione sarà preceduta il 30 alle 19, nell’arena di Fico, da un intervento di 5 narratori. L’1 al mattino sarà inaugurata una mostra nei locali dell’Assemblea e alle 22.10 Rai Storia proietterà il docufilm Narrazione di una strage, replicato in piazza Maggiore il 2 dopo il concerto dell’orchestra Toscanini. «Come attori e cittadini — spiega un interprete, Lorenzo Monti — ci sentiamo in dovere di far rivivere la storia». «Io — aggiunge Samantha Zanarini, un’altra narratrice — avevo 6 anni: ho voluto partecipare a questa esperienza perché sento che il sentimento di solidarietà, forte in quei giorni, si va affievolendo». Conclude «l’anziana» del gruppo, Simonetta Scappini: «Ho 53 anni e due figli. Non sono un’attrice. Questo lavoro è una sfida, un impegno di memoria verso i miei ragazzi e i più giovani». In scena con loro Lucrezia Bruchi, Matteo Baschieri, Elisa Calderara, Roberto Di Lao, Benedetta Dora Mannino, Tiziana Scimone, Domenico Troncato.